Che la politica da qualche anno si sia trasformata in cabaret o, peggio da tifo da stadio, è ormai un dato acclarato. Certo però fa sempre scalpore quando degli amministratori pubblici, specie di un comune capoluogo, si divertano a fare post contro altri partiti o peggio contro i cittadini che criticano.
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E’ quanto è accaduto in queste ore a Frosinone. In concomitanza con l’ennesimo pastrocchio su via Marittima, con l’asfalto sgretolatisi sotto la pioggia.
Un post dell’assessore Scaccia che pubblica un castoro nell’intento di rosicchiare un pezzo di legno con scritto “continuate piano piano” e sotto i commenti goliardici di altri due assessori, per altro donne, Geralico e Testa. Con la Geralico che ha rilanciato il castoro sulla sua pagina social.
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Un post pubblicato nella serata di ieri. A questo ne sono seguiti altri da parte degli assessori Geralico e Testa poi rimossi dalle pagine social.
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Ora ci sarebbe da chiedere cosa e chi dovrebbe rosicare e per quale motivo? Forse politici e cittadini dovrebbero rosicare per chi ha speso 651 mila euro per i lavori di asfaltatura di via Marittima? Tanto sono costati questi lavori con il conseguente risultato di una strada colabrodo.
Di chi è la colpa? Di chi fa post social per evidenziare queste cose o di chi amministra ed invece di preoccuparsi di intervenire, non trova di meglio da fare che pubblicare post sui social?
Tutto ciò è veramente triste ed è però, la rappresentazione plastica della politica ai giorni nostri. Un amministratore, anzi degli amministratori, di un capoluogo di provincia farebbero bene ad astenersi da commenti social di questo tipo. E’ una questione di stile, per altro.
Un amministratore dovrebbe ascoltare i cittadini, soprattutto chi critica, per capirne i motivi ed intervenire laddove necessario.
Altrimenti con questi comportamenti, che si qualificano da soli, si da ragione a quei consiglieri comunali, come Bortone e Pizzutelli, che sostengono che l’amministrazione comunale sa solo offendere e mancare di rispetto ai consiglieri e, di fatto, ai cittadini.
L’impressione che si trae da questa vicenda e che mentre Frosinone vive una serie complicata di problemi, chi amministra la città, invece, pare non accorgersene ed ha pure il tempo per fare post ironici per tacciare gli avversari politici. Della serie sindrome del Marchese del Grillo.
I cittadini non meritano certo questi spettacoli, meritano di meglio. Che questa esperienza politica sia la peggiore in assoluto per Frosinone non lo scriviamo noi, lo certificano i fatti.
Quindi piuttosto che prendere per i fondelli avversari politici e cittadini, questi amministratori farebbero meglio ad impiegare questo tempo per occuparsi, meglio, della città.