Le continue chiamate, le emergenze, gli incendi che non cessano, stanno portando allo stremo il Copro dei Vigili del Fuoco, impegnati su più fronti, sempre con lo stesso personale e con gli stessi mezzi.
Arriva così lo sfogo delle Organizzazioni Sindacali che lamentano una scarsa attenzione a questo meritorio corpo che ogni giorno, mettendo a repentaglio la stessa propria vita, ne salva diverse.
La cronica carenza d’organico, i mezzi obsoleti, il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco di Roma e provincia è al collasso. Secondo la nota della Fns Cisl di categoria.
“Siamo ormai nel pieno della campagna antincendio boschivo dell’estate, iniziata dal 15 giugno per poi concludersi a metà ottobre e la situazione è drammatica.”
Scrive il segretario generale Riccardo Ciofi. “Mancano all’appello più di 350 pompieri. Abbiamo denunciato questa difficile situazione e chiesto interventi risolutivi in più riprese al Ministero dell’interno e al Corpo dei Vigili del Fuoco Nazionale e Provinciale . Ormai come tutti possono vedere grazie agli organi di informazione siamo al collasso – continua Ciofi – non ci sono mezzi con squadre operative che non riescono ad operare come dovrebbero, nella costante ricerca di soluzioni tamponi che non garantiscono la totale sicurezza degli operatori e del soccorso pubblico.”
“Non riusciamo a mettere in piedi autobotti e squadre al servizio del territorio in maniera completa e sicura per tutti pompieri e cittadini. Mancano in particolare automezzi da dedicare alla campagna Antincendio Boschivo , che vengono sostituiti con quelli ordinari di soccorso. La maggior parte di questi poi sono da rottamare, tant’è che più del 50% dei mezzi supera i 20 anni di anzianità.” Precisa il sindacalista.
“Sono necessari nuovi acquisti, ma a quanto pare è tutto ancora fermo”. Una condizione di estrema difficoltà del Comando di Roma e provincia che arriva in pieno periodo estivo con una serie infinita di roghi che stanno mettendo in crisi gran parte dei quadranti della Capitale e area metropolitana, ma anche una serie infinita di distaccamenti del Comando provinciale di Roma.”
“La pianta organica della Capitale dovrebbe essere rivisitata, non è più possibile fare soccorso alla cittadinanza in queste condizioni. Una situazione che peggiora con il passare del tempo al punto che nei turni disservizio vengono sospese o declassate diverse squadre. Diversi distaccamenti del Comando di Roma non sono in grado di affrontare interventi che necessitano di autobotti – conclude Ciofi – Ad oggi l’organico operativo dei vigili del fuoco su Roma e provincia è di 1.450 unità, quando dal Dipartimento riceviamo un potenziamento di poche unità circa 40. Garantire il soccorso di 6 milioni di abitanti con questo attuale organico è praticamente impossibile. Occorre un forte potenziamento nell’immediato, ma anche in vista dell’imminente Giubileo”.
Problemi su problemi che il sindacato vorrebbe risolvere il prima possibile, in previsione di un ulteriore aggravio di lavoro per il personale che in questi giorni, con l’avvio della campagna antincendi boschivi, metterà in difficoltà tutti i distaccamenti. Il personale impegnato a fronteggiare incendi di vegetazione da nord a sud della Capitale e in provincia e ormai allo stremo delle forze.
“Per ogni turno di servizio , concludono dal sindacato le unità operative sono 250 per 32 sedi comprese Ciampino e Fiumicino e con questi centinaia di incendi il sistema non riesce a garantire una efficienza dell’operatività ordinaria e straordinaria. E’ necessario provvedere a un potenziamento di organico serio non più rinviabile che veda il Comando di Roma con assegnazioni concrete e non promesse a spot. Il governo, deve intervenire attraverso i suoi rappresentanti istituzionali per risolvere questa drammatica situazione del soccorso nella capitale e nelle aree metropolitane di Roma “. Conclude il Segretario della Fns Cisl