Nel 2022, 738,9 milioni di persone hanno dovuto affrontare la fame, quasi 2,4 miliardi nel 2022 non avevano accesso regolare a cibo adeguato e oltre 3,1 miliardi non potevano permettersi una dieta sana. La pandemia ha aggiunto 120 milioni al numero delle persone cronicamente denutrite.
Nel 2030, circa 590,3 milioni di persone soffriranno la fame. Il pianeta si trova ad affrontare crisi, che superano i limiti di sicurezza su sei dei nove confini planetari, e gran parte di esse è dovuta ai sistemi agroalimentari, che contribuiscono per il 30% alle emissioni di gas serra (GHG) di origine antropica e ostacolano gli obiettivi climatici.
Nonostante gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, i tassi di riscaldamento evidenziano un grave divario nel raggiungimento degli obiettivi. I sistemi agroalimentari sembrano trovarsi di fronte a un dilemma: intensificare gli sforzi per aumentare la produttività mettendo a repentaglio gli obiettivi climatici – o frenare la produzione per ridurre le emissioni.
Questo compromesso percepito ha portato all’inazione e incoraggia gli scettici dell’azione per il clima che sostengono che l’azione per il clima danneggia gli sforzi per affrontare la fame e la malnutrizione globali.
I sistemi agroalimentari dovrebbero affrontare le esigenze di sicurezza alimentare e nutrizione e facilitare un gran numero di azioni in linea con obiettivi di mitigazione, adattamento e resilienza nell’ambito più ampio dell’azione per il clima.
La stessa agenda climatica potrebbe e dovrebbe trasformare i sistemi agroalimentari e mobilitare i finanziamenti per il clima per sbloccare il loro potenziale nascosto.
La Fao è impegnata, quindi per trasformare i sistemi agroalimentari, presentando una tabella di marcia globale; raggiungere l’SDG2 senza superare la soglia degli 1,5°C.
La tabella di marcia della FAO prevede un ampio processo che durerà tre anni, a partire dalla COP 28 del 2023. Inizia con una visione globale di ciò che affligge oggi i sistemi agroalimentari e prosegue con l’esplorazione delle opzioni di finanziamento per le azioni necessarie, prima di culminare in una discussione su come attrarre investimenti concreti e pacchetti politici entro la data della COP 30.
Esamina inoltre come integrare l’assistenza tecnica nelle nostre strategie, supportando al contempo i piani di investimento sostenibili.