Le dichiarazioni di Amritpal Singh, il fratello di Satnam, il povero bracciante agricolo lasciato morire agonizzante dopo un incidente sul lavoro dove perse un braccio, rilasciate al suo arrivo a Cisterna, hanno sicuramente fatto molto discutere.
A prendere le distanze è l’avvocato di Soni, la compagna di Satnam, il quale con una nota ha voluto chiarire la situazione.
“La mia assistita Sig.ra Soni Soni, molto risentita dalle dichiarazioni rilasciate su gli organi di informazione dal fratello del povero Satnam Singh, intende chiarire che la stessa non rivendica, e non ha mai rivendicato, alcunché di pertinenza della famiglia di Satnam ma agisce esclusivamente a tutela dei diritti riconosciuti dall’ordinamento giuridico italiano alla convivente more uxorio.” Ha detto l’avvocato Giovanni Lauretti
“Soni e Satnam hanno convissuto per tre anni in Italia e condiviso qualsiasi aspetto della loro vita affettiva, familiare e lavorativa. Hanno sempre inviato aiuti alle loro famiglie di origine e stavano costruendo insieme il loro futuro. Questo tragico avvenimento ha improvvisamente spezzato ogni aspettativa ed ogni sogno e Soni si è ritrovata improvvisamente sola, in un paese straniero senza più il suo unico riferimento, senza lavoro e senza conoscere la lingua italiana.” Ha proseguito l’avvocato.
“Molte persone, da tutta Italia, hanno compreso il suo dramma e le hanno inviato direttamente degli aiuti materiali ed economici che nulla hanno a che vedere con quanto di spettanza degli eredi di Satnam.” Ha affermato l’avvocato Lauretti.
“Anche le raccolte di fondi di amministrazioni comunali e rappresentanze sindacali hanno visto pervenire donazioni dirette a Soni Soni da parte di chi ha inteso aiutare esclusivamente la convivente di Satnam.” Conclude l’avvocato Lauretti.
La Flai Cgil, chiamata in causa dal fratello di Satnam, in particolare la segretaria Laura Hardeep Kaur, ha risposto alle dichiarazioni di Amirtpal.
Proprio La segretaria della Flai ha puntualizzato che attaccare lei e la Flai Cgil, con argomentazioni suggestive e accostamenti tali da mettere in discussione il lavoro svolto dal sindacato e l’utilizzo della raccolta fondi, promossa con la Cgil Roma e Lazio, sarebbe inaccettabile e chiede che anche la stampa faccia chiarezza sull’argomento, avendo raccolto dichiarazioni prive di fondamento e con gravi insinuazioni.
Secondo la Segretaria della Flai Cgil, in sostanza, sarebbe responsabile la stampa che ha avuto solo l’onere e il dovere di raccogliere delle dichiarazioni, che, sempre a detta della Segretaria della Flai Cgil, sarebbero prive di fondamento e anticipando eventuali querele.
Premettendo che la Cgil, e in particolare la Flai, si è attivata fin da subito per portare sostegno alla compagna di Satnam, Soni, e ha fatto molto per aiutare mettendosi in prima linea con tempismo e solidarietà, è comunque legittimo domandare in che modo siano stati utilizzati i 363 mila euro raccolti.
Proprio perché la Segretaria ha detto che gli organi di informazione dovrebbero fare chiarezza poniamo delle domande:
I soldi della raccolta fondi sono stati donati tutti a Soni, la compagna di Satnam? Oppure una parte erano destinati invece alla famiglia dello sventurato indiano morto orribilmente? E se fosse così perché Amritpal afferma di non avere ricevuto questi soldi?
Sono domande lecite, soprattutto se qualcuno sta facendo illazioni. E’ naturale, oltre che ovvio, che le illazioni vengano immediatamente smentite con fatti circostanziati, al di là delle dichiarazioni sul corretto operato del Sindacato, sul quale crediamo non ci siano dubbi.
Qualche dubbio l’ha fugato il Segretario della Cgil di Latina e Frosinone, Giuseppe Massafra che ha affermato che alla famiglia di Satnam sono già stati inviati 10 mila euro e che i fondi rimanenti verranno destinati ad aiutare la famiglia Singh e a sostenere iniziative future per la tutela delle vittime di sfruttamento lavorativo. In che misura, quantità e quando, però, non è stato specificato.
Nel frattempo Amritpal accompagnato dai Segretari di Fai Cisl e Uila Uil è stato ricevuto dall’Inail per esaminare la situazione relativa al risarcimento del danno che l’Inail dovrebbe riconoscere alla famiglia.
Nel corso dell’incontro, come reso noto dalle due organizzazioni sindacali, si è fatto il punto sulla corretta documentazione da inoltrare all’Istituto per poi procedere ai relativi risarcimenti. Alla famiglia di Satnam dovrà andare anche un rendita vitalizia il cui importo verrà calcolato dall’Inail e un importo forfettizzato sulle spese funerarie sostenute.
Quello che doveva essere un momento di riflessione e ricordo per un lavoratore tragicamente scomparso in condizioni di sfruttamento si è purtroppo trasformato in una polemica accesa. È un vero peccato, considerando l’impegno di molti, a partire dal sindacato e dalla Flai, che lavorano in prima linea per evitare che tragedie come quella che ha colpito Satnam Singh possano ripetersi.