La decisione della giunta di non concedere all’Accademia Pugilistica Ciociara il supporto necessario per organizzare una manifestazione di boxe ha generato nuove tensioni all’interno della maggioranza del sindaco Mastrangeli, rivelando le fratture di una coalizione eterogenea e ormai caratterizzata da una geometria variabile.
Tra i più delusi da questa situazione c’è Anselmo Pizzutelli, che con spirito civico si è sempre battuto per i problemi della città. Ne è esempio l’associazione Laboratorio Scalo, una delle iniziative in cui il consigliere, eletto nella lista civica a sostegno proprio di Mastrangeli, ha messo in campo il proprio impegno. Noi de La Spunta l’abbiamo voluto sentire e il consigliere civico non si è tirato indietro ed è stato particolarmente duro nel commentare le vicende politiche locali.
“Io nasco civico ed è la mia storia a parlare di me. Ho deciso di candidarmi per non dover rimpiangere di non averlo fatto. Il mio contributo voleva essere, e lo è ancora, a servizio esclusivo della città. Per questo ho sempre portato in amministrazione i problemi dei cittadini e ho cercato di far capire anche eventuali errori evitabili su alcuni progetti che l’amministrazione voleva portare avanti,” spiega Pizzutelli. “Purtroppo, però, io non sono un yes man e penso con la mia testa.” Il riferimento va a chi, senza considerare a fondo le implicazioni e le ricadute sulla città, alza la mano in consiglio comunale.
“Sulla pista ciclabile avevo fatto notare che non c’erano gli spazi e le misure per realizzarla. Abbiamo fatto anche un sopralluogo verificando con i birilli che non era possibile,” prosegue. “Invece di riflettere, l’amministrazione è andata avanti, ha appaltato i lavori, li ha eseguiti e subito dopo la ciclabile è stata smantellata perché non c’erano gli spazi, proprio come avevo evidenziato. Quindi sono stati spesi inutilmente soldi pubblici.” Prosegue il consigliere comunale.
“Vogliamo parlare della BRT? Nonostante siano state fatte notare tutte le implicazione e le problematiche connesse a questo progetto, anche con dovizia di particolari, l’amministrazione è andata avanti per la sua strada. E non sono stato il solo a dire queste cose.” E poi aggiunge Pizzutelli: “Sventrare l’asse portante viario della città non si può pensare di farlo come invece è accaduto. Ma anche qui l’amministrazione è andata avanti, si fa la gara, si appaltano i lavori e da luglio siamo inchiodati su una variante. Una variante che contiene un errore. Tra l’altro questa è in contrasto con il pums, atto che deve essere votato dal consiglio comunale. Quindi prima di presentare una variante si dovrebbe portare in consiglio comunale un nuovo pums. Ma i danni che si stanno producendo chi li paga? Ora delle due l’una. O non è vero che la variante è in contrasto con il pums e quindi la delibera è stata pure scritta male, oppure esiste un problema. Visto che non ho ricevuto spiegazioni in merito ho presentato una interrogazione alla quale l’amministrazione dovrà rispondere.”
Ha commentato Pizzutelli che poi ha aperto una riflessione sul Sindaco Mastrangeli.
Non esiste più la maggioranza
“E’ evidente che il problema è meramente politico, perché se il Sindaco Mastrangeli lavorasse nell’interesse della città e volesse il bene di Frosinone, io sarei il primo a sostenerlo, ma non si può oggi affermare questo. Oggi sostenere Mastrangeli significa negare l’evidenza dei fatti, questa amministrazione non si può sostenere in nessun modo. Non credo che tutto questo sia farina del suo sacco ma mi sembra sempre più prigioniero del suo cerchio che non è magico.” Sostiene Pizzutelli e la sua è una bocciatura totale nei confronti del Sindaco.
“I problemi sono tanti, non vogliono mollare, ma sono arrivati al capolinea. Si tengono in piedi in consiglio, sempre riunito in seconda convocazione, non esiste più la maggioranza uscita dalle elezioni. Io non amo fare critiche, ma registro quello che accade. Adesso c’è l’apertura a Marzi che ha mandato un segnale chiaro, ma fino a quando durerà?”
Si domanda Pizzutelli e se lo domandano anche i cittadini di Frosinone che guardano con distacco sempre crescente le vicende politiche.
Sull’Accademia Pugilistica Ciociara la Giunta si è comportata come Ponzio Pilato
Pizzutelli poi affronta la questione del momento, ovvero la mancata concessione alla Accademia Pugilistica Ciociara della palestra e del contributo per effettuare la reunion pugilistica con finalità sociale.
“Inutile dire che è spiacevole vedere che la giunta respinga il patrocinio per un evento che si fa già da qualche anno; è stato penalizzato lo sport in sé, ma anche i ragazzi che si esibiscono e che lo vivono con impegno e disciplina. Il tutto senza chiarire le modalità, e mi chiedo perché? Inoltre si è creata confusione nel giustificare questa decisione. Non è stata votata e la giunta si è comportata come Ponzio Pilato: l’intera giunta si deve assumere la responsabilità della decisione,” afferma Pizzutelli.
“Si è detto che il problema era la richiesta economica, eppure sono stati spesi tanti soldi per manifestazioni. Perché la richiesta di 500 o 1000 euro non è stata accolta? Si poteva quantomeno dare la disponibilità del palazzetto dello sport, ma neanche questo è stato fatto. Poi c’è stata la versione che essendo una manifestazione con una finalità sociale, aver presentato la richiesta solo all’assessorato allo sport non andava bene. A questo punto è utile pubblicare la richiesta presentata al Comune per sgomberare il campo dalle congetture.” Ha aggiunto Pizzutelli.
“Mi aspetto chiarezza su questa vicenda ed ho fatto richiesta di accesso agli atti, così avremo modo di sgomberare il campo dagli equivoci. Se non ci saranno motivazioni, potrebbe sorgere il dubbio che qualcuno stia esercitando il potere per colpire chi non è allineato sentendosi autorizzato a fare dei dispettucci? Non vorrei che qualcuno soffra della sindrome del Marchese del Grillo.” Afferma Pizzutelli e poi ha commentato lo spostamento della manifestazione: “Ho saputo che si terrà a Ceccano, capisco l’amarezza dell’Associazione e mi dispiace che vada a Ceccano. Eravamo anche disponibili a dare una mano, ma probabilmente nessuno è profeta in patria.
Situazione analoga per Laboratorio Scalo
In effetti, una situazione analoga è accaduta all’associazione Laboratorio Scalo, alla quale l’amministrazione comunale non ha fornito alcuna risposta alle richieste protocollate per iniziative a totale carico dell’associazione sul territorio. Di conseguenza, la stessa associazione ha pubblicamente denunciato quanto accaduto. “Forse pesa il legame con il consigliere Anselmo Pizzutelli. La buona amministrazione ha il dovere di ascoltare i cittadini, anche quando sono critici, e non di governare la città in modo autoritario, punendo chi critica per il bene comune,” ha dichiarato Laboratorio Scalo in una nota.
Queste vicende segnano ulteriormente la distanza tra l’amministrazione e parte della cittadinanza, evidenziando un bisogno di trasparenza e dialogo che, secondo Pizzutelli, è fondamentale per l’interesse della città.
La querelle politica si intensifica, preannunciando settimane di alta tensione sia a Frosinone che nella Regione Lazio. Il finale rimane incerto: da un lato, Forza Italia potrebbe tentare di strappare definitivamente, dall’altro non mancheranno coloro, che provengono dall’opposizione, pronti a fungere da sostegno politico. Come andrà a finire lo scopriremo solo vivendo, come cantava Lucio Battisti.