Il primo tempo la Lazio lo chiude in vantaggio 3 a 1 grazie alla doppietta di Felipe Anderson ed al gol di Vecino. Ma l’ambiente non era tra i più stimolanti. Un tifo ostile ha accompagnato la squadra fin dal riscaldamento.Cori di contestazione e fischi contro hanno condizionato tutta la gara.
Uno striscione in curva nord recitava: “non siete degni di indossare questa maglia.” Insieme alla scritta, tanti cartoncini con i numeri di maglia dei calciatori che avevano giocato il derby. E per finire, si far dire, i cori molto duri contro quello che il tifo laziale considera il maggiore responsabile, Claudio Lotito.
Neanche i gol hanno placato la contestazione. Ad ogni marcatura aumentavano. Il clima generale ha chiaramente condizionato il gioco, con un primo tempo piuttosto caotico e che la Lazio ha potuto gestire solo perché davanti aveva una Salernitana ormai arresa alla retrocessione.
Gli unici cori a favore sono stati quelli che inneggiavano agli idoli di un passato glorioso, da Mihailovjic a Salas, da Signori a Fiorini. Nel mezzo di tutto questo è arrivata la quarta marcatura di Isaksen, mentre lo stadio intonava “tutto il resto è noia” di Franco Califano, a sottolineare una stagione piena di torpore e senza sobbalzi emotivi. Al termine della partita un boato di fischi ha subissato l’uscita delle due squadre dal campo.
Luis Alberto si è presentato ai microfoni di Dazn ed ha rilasciato un’intervista spiazzante, annunciando l’addio alla Lazio: “Non voglio più prendere un euro dalla Lazio, ho già chiesto la rescissione del contratto. I prossimi quattro anni li lascio ad altri.”
Una stagione disgraziata, iniziata con il mal di pancia di Sarri, per i mancati acquisti, e proseguita ancora peggio. Non è bastata questa vittoria, e forse non sarà sufficiente neanche una eventuale striscia positiva, per ricreare un clima sereno in casa biancoceleste.
Per Tudor il lavoro è tutto in salita, il quinto posto è molto lontano e la possibilità di raggiungere la Champions un vero miraggio. Le risorse economiche, senza poter partecipare all’Europa che conta, saranno meno del solito, mentre la squadra andrebbe rifondata, a partire dal pacchetto avanzato, vista la possibile cessione di Immobile e la scarsa vena realizzata di Castellanos.
Ora per i biancocelesti non resta che la semifinale di ritorno contro la Juventus che si giocherà martedì. Il due a zero dell’andata ha indirizzato verso Torino la qualificazione. Per ribaltare il risultato servirà molto di più di quello visto oggi e soprattutto un tifo che possa spingere una squadra in piena crisi d’identità.