La città di Velletri si stringe nel ricordo dell’Eccidio di Pratolungo, avvenuto esattamente 81 anni fa. Una data che resta impressa nella memoria collettiva come simbolo del sacrificio di dodici civili innocenti, brutalmente assassinati dalle truppe nazifasciste durante uno dei periodi più oscuri della Seconda Guerra Mondiale.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Velletri Salvatore Ladaga ha voluto sottolineare l’importanza di questa giornata, non solo come momento di commemorazione, ma come monito per le generazioni presenti e future. “Ricordare l’Eccidio di Pratolungo non è un mero esercizio di memoria storica, ma un dovere morale. Ogni anno, nel rievocare quel tragico giorno, rinnoviamo il nostro impegno verso i valori della democrazia, della libertà e della dignità umana.”
La memoria di episodi come questo non può e non deve affievolirsi con il trascorrere del tempo. Anzi, più gli anni passano, più diventa essenziale ribadire l’importanza della consapevolezza storica. “Oggi più che mai,” ha aggiunto il Presidente del Consiglio Comunale di Velletri Salvatore Ladaga, “in un contesto in cui il rischio dell’oblio e della distorsione storica è sempre presente, abbiamo il dovere di ricordare. La verità storica deve essere difesa con fermezza, perché solo attraverso la conoscenza possiamo impedire il ripetersi di simili tragedie.”
Il massacro di Pratolungo è una ferita indelebile nella storia della comunità veliterna, ma è anche un monito per l’intera umanità. La sua memoria richiama alla responsabilità di tutti nel combattere ogni forma di oppressione e violenza. “Non si tratta solo di ricordare chi ha perso la vita in quel terribile giorno, ma di ribadire con forza che la libertà e la pace non sono conquiste scontate. Vanno difese ogni giorno, con l’impegno civile e con la trasmissione della memoria alle nuove generazioni.”
Il Presidente ha poi posto l’accento sulla necessità di trasmettere il significato profondo di questa ricorrenza. “Abbiamo la responsabilità di educare alla memoria, il passato deve essere un faro che illumina il nostro cammino, non un capitolo dimenticato nei libri di storia. L’Eccidio di Pratolungo è un pezzo di storia che continua a interrogarci e a richiedere la nostra attenzione. Solo mantenendo vivo il ricordo, solo facendone tesoro, possiamo onorare realmente il sacrificio di quelle dodici vittime innocenti e costruire un futuro in cui simili atrocità non abbiano più spazio nella storia dell’umanità”.