Resta agli arresti domiciliari, Lanfranco Principi, ex sindaco di Aprilia, arrestato ormai lo scorso 3 luglio nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma, denominata Assedio, che di fatto ha fatto decadere la giunta apriliana.
Per la seconda volta il Tribunale del Riesame di Roma ha respinto la richiesta motivata dagli avvocati dell’ex sindaco di Aprilia, sciogliendo la riserva nella giornata di lunedì, dopo che la richiesta di revoca dei domiciliari era stata discussa mercoledì scorso.
Per i magistrati del riesame, il fatto che Principi si sia dimesso dalla carica di Sindaco e che quindi non potrebbe più reiterare il reato, non è sufficiente e quindi l’ex primo cittadino di Aprilia dovrà continuare a rimanere ai domiciliari.
Pesanti le accuse nei suoi riguardi. Lanfranco Principi deve difendersi dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa, traffico d’influenze, turbativa d’asta e voto di scambio politico-mafioso.
Per la DDA, Lanfranco Principi, sarebbe stato la cinghia di trasmissione tra l’amministrazione apriliana e il sodalizio mafioso del clan Forniti.
Tutte accuse che dovranno essere confermate o meno nel processo che dovrebbe incardinarsi già dopo l’estate.