“Attraverso la procedura negoziata con invito a 5 operatori economici, Invitalia, stazione appaltante delegata di Roma Capitale, ha aggiudicato per poco più di tre milioni di euro, quindi con un ribasso del 72%, l’appalto di quasi 11 milioni di Euro per l’affidamento dei servizi di verifica del progetto di fattibilità tecnica ed economica e del progetto esecutivo del termovalorizzatore di Roma”. È quanto dichiara in una nota l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore.
“La vicenda – prosegue la nota dell’Unione – è già sottoposta all’ANAC alla quale si è rivolto il Comitato No inceneritore a Santa Palomba nella giornata di ieri presentando una accurata segnalazione, ma le recenti indagini in Campidoglio su fenomeni corruttivi sugli appalti giubilari dovrebbero indurre tutte le forze politiche a pretendere la sospensione di un appalto svolto senza gara europea e basato su presupposti di legge inesistenti.“
“Al riguardo, infatti, vi è stato un autentico aggiramento della normativa vigente in quanto i presupposti richiesti per l’utilizzo della procedura negoziata, imposta a Invitalia da Gualtieri, stabiliscono ragioni di estrema urgenza derivante da eventi imprevedibili dalla stazione appaltante.” Prosegue l’Unione dei Comitati
“Ora quali sarebbero gli eventi imprevedibili e soprattutto quali le ragioni di estrema urgenza visto che gli obiettivi che lo stesso Gualtieri si è autoassegnato sono fissati al 2027? A questo punto riteniamo indispensabile che sia assicurata trasparenza totale rispetto a un’opera che frutterà al concessionario 6 miliardi e mezzo di euro per i prossimi trent’anni, a fronte di un costo di circa un miliardo per la sua realizzazione.” Si chiedono i Comitati
“L’altro profilo che va accertato – continua la nota – riguarda il ribasso che ha portato all’aggiudicazione: un ribasso del 72% è normale? Possibile mai che in questa Città, con il pretesto dei poteri commissariali, un appalto pubblico da 11 milioni di Euro venga aggiudicato invitando cinque soli operatori quando avrebbe dovuto svolgersi una gara europea, in un assordante silenzio? ” Continua a chiedersi l’Unione dei Comitati
Per parte nostra – si conclude la nota dell’Unione – il 7 dicembre manifesteremo in Campidoglio per squarciare la cappa irrespirabile che da oltre due anni avvolge la questione dell’inceneritore e non solo”.