La manifestazione del dormitorio al “Colosseo” di Latina, ha lasciato il segno. Da una parte i cittadini preoccupati per alcuni comportamenti violenti di alcuni ospiti che stanno turbando la serenità dei residenti e dei commercianti, dall’altra l’amministrazione comunale che afferma di aver fatto il suo, ma non si presenta davanti ai cittadini per ascoltare le loro ragioni.
A metterci la faccia, però, è stato Damiano Coletta, ex sindaco e attuale consigliere comunale, che ha voluto partecipare per ascoltare le preoccupazioni dei cittadini, ma soprattutto per cercare di capire come la solidarietà e il decoro urbano, oltre che alla serenità dei residenti possano trovare un punto di incontro.
Damiano Coletta ha affidato ai social la sua riflessione che non mancherà di creare discussione.
“Essere presenti, sempre. Anche quando è difficile.” Dice Coletta.
“Sono stato al presidio organizzato dai residenti del “Colosseo” che protestano contro l’allestimento del dormitorio per persone senza dimora. È una situazione delicata, dove convivono fragilità, paure e legittime richieste di ascolto.” Continua Coletta.
“Da un lato ci sono persone in condizioni di vita difficili, spesso segnate da una profonda marginalità. Dall’altro lato ci sono i residenti e gli esercenti che si sentono ignorati, non sicuri e vedono nel degrado una ferita che colpisce la loro quotidianità.” Afferma Coletta.
“Capire entrambe le posizioni è fondamentale.” Sottolinea l’ex sindaco.
“I residenti lamentano di non essere stati ascoltati dall’Amministrazione comunale, di vedere disattese promesse e premesse. Questa sera, però, non c’era nessun rappresentante dell’Amministrazione: né la Sindaca né un Assessore.” Evidenzia Coletta.
“È un’assenza che pesa, perché un sindaco deve esserci, sempre. Deve saper ascoltare, argomentare, spiegare, anche quando significa affrontare proteste e critiche. Io l’ho fatto, e so quanto possa essere difficile. Ma è una responsabilità morale e politica che non si può delegare. Mettere al centro le persone non può essere uno slogan: è un valore che si dimostra con i fatti. ” Critica Damiano Coletta, all’indirizzo dell’amministrazione comunale.
“Il tema dei dormitori è complesso, ma non possiamo gestirlo come un’emergenza permanente.”
“Sappiamo che l’allestimento di un dormitorio a bassa soglia in un condominio è una scelta problematica, per mille ragioni. Per minimizzare l’impatto, serve una gestione integrata, coinvolgendo realtà come la Caritas per le necessità alimentari e igieniche, e pianificando soluzioni che tengano conto della vita del quartiere.” Propone Coletta.
“Lo abbiamo visto in passato, quando le suore del Preziosissimo Sangue misero a disposizione i loro locali: un esempio in cui il supporto ai più fragili non ha generato tensioni sociali.” ricorda l’ex sindaco.
“Ma il punto fondamentale è un altro: il tempo dei dormitori dovrebbe essere superato. Le normative e le linee guida sulla grave marginalità adulta indicano chiaramente la strada dell’housing first e del cohousing, soluzioni che non solo rispettano maggiormente la dignità delle persone, ma che offrono percorsi di integrazione reale.” Sottolinea ancora il consigliere comunale.
“Il PNRR ha stanziato per Latina risorse significative proprio per questo. A che punto siamo con i progetti? Cosa si sta facendo per costruire una prospettiva vera, che vada oltre le “toppe” delle emergenze? ” Chiede Coletta all’amministrazione comunale.
“Servono scelte coraggiose, ma anche visione. Amministrare significa prendersi responsabilità, avere una visione chiara del futuro e, soprattutto, ascoltare.” Afferma Coletta.
“Non possiamo lasciare che il conflitto tra fragilità e comunità diventi irrisolvibile. Bisogna costruire ponti, non muri. Per farlo, però, serve la volontà di essere presenti, di metterci la faccia e di agire con responsabilità, per tutti.” Precisa Coletta che conclude la sua riflessione affermando “Solo così si può davvero mettere al centro le persone.”