Presentato nella Sala “E. De Pasquale”, il Progetto LGNET3 che mira a fornire risposte ad una sfida di sistema mediante azioni per l’integrazione, anche in contesti caratterizzati da situazioni emergenziali.
Un progetto europeo che si sviluppa nell’ambito del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027, vede il Ministero dell’Interno in qualità di Capofila, con Fondazione Cittalia, ANCI e ventidue città italiane, si configura come un modello di crescita condivisa per connettere i servizi preposti per permettere un’integrazione, efficace e dignitosa dei cittadini di paesi extra UE in aree urbane svantaggiate.
“Lgnet 3 è un progetto europeo di ampio respiro – ha affermato il Sindaco Matilde Celentano – che serve per migliorare le politiche d’inclusione. La città deve essere sempre a misura di tutti. I centri servizi aperti a Latina sono importanti per risolvere le istanze dei migranti, favorire un’integrazione civile sotto il punto di vista socio-sanitario, delle politiche lavorative e della formazione. L’immigrazione è un fenomeno e una tematica di cui dobbiamo prendere atto e a cui dobbiamo rispondere con strutture e sistemi adeguati per garantire alle persone che decidono di rimanere sul nostro territorio di avere un percorso che li porterà ad essere integrati. Un tema attuale di cui città e amministrazioni devono prendere consapevolezza”.
A Latina il progetto LGNET3 è gestito dalla Cooperativa Astrolabio a seguito di gara di appalto e coordinato dal Servizio Politiche Sociali Comunali del Comune di Latina, rappresentato questa mattina dall’Assessore al Welfare Michele Nasso
“Latina è una città accogliente e questo progetto lo dimostra. Per il secondo anno il Comune partecipa a questo progetto, insieme alla Dottoressa Roberta Berrè, assistente sociale e Capo Servizio delle Politiche sociali comunali, referente del progetto LGNET3, e siamo orgogliosi di essere uno dei ventidue comuni che partecipa al progetto a livello nazionale. La formazione, l’accompagnamento al lavoro, accompagnare chi vuole tornare a casa nel suo paese d’origine, sono gli obiettivi di LGNET e oggi qui con me a questo tavolo c’è anche il Sindaco, a testimonianza di quanto il comune tenga ad essere parte attiva di questo progetto” Ha detto l’assessore.
Sono ventidue i comuni che hanno aderito al modello di partenariato strategico, che si rinnova fino al gennaio 2027, e vede in prima linea i Comuni di Bologna, Caserta, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste, Aosta, Bari, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Venezia.
Il progetto LGNET3 di Latina vede la sede di via Bortolo Terzariol (Zona Isonzo) centro dove si offre assistenza legale, psicologica, supporto per emergenza abitativa e orientamento al lavoro, affiancando la sede di corso Matteotti dove restano i servizi di bassa soglia (docce e servizio lavanderia).
Il One Stop Shop ha l’obiettivo di contenere la grave esclusione e l’isolamento sociale, abitativo ed educativo dei migranti regolarmente soggiornanti, con la valorizzazione di spazi di aggregazione mediante attività laboratoriali inclusive sul territorio. Il servizio si configura anche per interventi mirati sul territorio grazie a delle unità mobili di monitoraggio che garantiscono un supporto capillare.
Presenti al tavolo anche la Vice Prefetto Maria Eleonora Corsaro, della Direzione Centrale per le Politiche Migratorie del Ministero dell’Interno – Autorità FAMI, Responsabile del Progetto LGNET che sottolinea l’importanza del ruolo del Ministero come capofila del progetto, nato come risposta ad una situazione di emergenza e divenuto modello di accoglienza e integrazione, con una progettualità rinnovata fino al 2027.
“Un partenariato – sottolinea la dottoressa Corsaro – di matrice pubblica, un modello operativo che tiene conto dei bisogni dei territori, con il coordinamento di ANCI e CITTALIA, che prende per mano i comuni e li porta a superare le difficoltà. La terza edizione di LGNET ha sicuramente un respiro più ampio ampio respiro, e mi preme sottolineare il passaggio che si è fatto dall’emergenzialità ad un’azione di sistema. Le migrazioni sono una realtà con cui dobbiamo fare i conti e non possiamo più parlare di emergenza e le attività svolte dal Progetto LGNET devono essere considerate come attività normali svolte dai comune. Sono 38 milioni di euro i fondi messi a disposizione, sembrano tanti ma servono per aiutare i comuni a proseguire e implementare questo modello“.
LGNET3, come spiega la Dottoressa Roberta Berrè, assistente sociale e Capo Servizio delle Politiche sociali comunali, referente del progetto “Ha ha scelto di intervenire su tutte e tre le azioni del progetto: agiamo sul servizio civico, coinvolgendo i beneficiali verso la cittadinanza, con i centri servizi – uno a corso Matteotti e uno in zona Isonzo – e l’Unità mobile che ci permette di essere sul territorio, permettendoci un’azione capillare sul territorio e il supporto abitativo per avviare i beneficiari ad un regime di semi autonomia o per soccorrerli in situazione di emergenza, come le persone che escono dal SAI – Sistema Accoglienza e Integrazione.” Ha detto Roberta Bertè
“In questi quattro mesi siamo a 476 beneficiari regolari presi in carico, 424 uomini e 52 donne di 23 nazionalità extra UE diverse. Parliamo di giovani sotto i 40 anni in maggioranza, con alcuni casi di over 65. Le principali richieste sono quelle di aspetto legale, circa l’80% e il 20 % per la richiesta abitativa. Con l’unità mobile andiamo ad agganciare quella fascia di popolazione irregolare ma regolarizzabile: 29 persone, 26 uomini e 3 donne, per farli uscire dall’irregolarità“
Plauso per il lavoro svolto dalla Cooperativa Astrolabio e dal Comune di Latina arrivano anche dal Vice Prefetto Francesco Del Pozzone, che sottolinea il lavoro in sinergia svolto con la cooperativa e il Comune quando arrivano i migranti sul territorio. Anche la Dottoressa Camilla Orlandi, Responsabile del Dipartimento per l’integrazione e l’accoglienza, Gestione Immigrazione ANCI sottolinea l’impegno del Comune di Latina e di Astrolabio nella scelta di attivare tutti e tre gli aspetti di intervento e che i progetti LGNET sono Hub di integrazione, rispondono alle esigenze di un nuovo modo di accogliere e integrare e negli incontri che si tengono puntualmente tra i comuni che aderiscono al progetto c’è uno scambio reciproco.
OIM rappresentato dalla Dottoressa Gina Villone, ha spiegato la forma di assistenza del rimpatrio assistito, una modalità di rientro sicuro nel paese di provenienza, con supporto economico e professionale. Una possibilità ancora poco conosciuta dalle persone immigrate presenti nel territorio.
I progetti attivati e in via di realizzazione sono stati presentati dalla Dottoressa Lisa Coletto, Coordinatrice Ente Gestore del Progetto LGNET. Parte anche il Civic Engagement, in collaborazione con l’amministrazione comunale, per l’attivazione di un corso di cura e tutela del verde con i beneficiari coinvolti che li vedrà operativi nella cura del verde in zone più periferiche della città.
L’attivazione dello Sportello itinerante, con prese in carico condivise con Lo Spazio Culturale Nicolosi, la Casa Circondariale di Latina – specie per l’assistenza legale ai detenuti extracomunitari, i presso i Borghi del Comune di Latina, special modo a Borgo Faiti, per raggiungere quelle zone d’ombra delle persone che lavorano nei campi e che fanno fatica ad arrivare in centro città.
Importanti i Mini Progetti con i corsi di Cucito Creativo; La città in un click, un corso di smartphotografy per vedere con gli occhi dei migranti la nostra città; il Corso di cucina di base, già avviato nel progetto LGNET2; Una voce per LGNET3, considerata l’importanza della musica tra i ragazzi che passano nel centro ha fatto pensare a un progetto per sostenerli in questa passione.
Talk More è un corso di lingua italiana dedicato ai bambini e genitori stranieri, un percorso di alfabetizzazione rivolto agli adulti già presenti sul territorio. Infine Conoscere la Legge, all’interno del One Stop Shop per degli incontri mirati e in lingua per distribuire materiale che illustra a chi rivolgersi e le norme per la regolarizzazione della propria situazione.
“Concludo sottolineando – dice Pina Caruso, Presidente Coop. Astrolabio – che oggi non stiamo solo presentando un progetto, ma una visione di società più inclusiva e solidale. Vogliamo costruire una comunità in cui nessuno sia lasciato indietro, in cui chi arriva possa trovare sostegno, opportunità e strumenti per costruire il proprio futuro in autonomia e dignità e legalità. Siamo certi che, grazie al lavoro congiunto di istituzioni, associazioni e cittadini, LGNet3 possa diventare un modello di riferimento per le politiche di accoglienza e integrazione, non solo a livello locale, ma anche nazionale“