Torna a correre veloce il tasso di inflazione che, dall’1,6% di febbraio, passa al +2% di marzo. A crescere maggiormente, ancora una volta sono i prezzi dei beni energetici (+3,2%) e quelli alimentari (+3,3% per i non lavorati). In rialzo anche il carrello della spesa, che segna quota +2,1%.
Con l’inflazione a questi livelli, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima ricadute, per una famiglia media, pari a +632,00 euro annui, di cui +184,80 solo nel settore alimentare.
Questa nuova accelerata sottolinea, con maggiore urgenza, la necessità di intervenire per frenare i rincari, in campo energetico ma non solo. Da qui l’allarme della Federconsumatori

“È urgente, infatti, disporre sostegni e misure che tutelino il potere di acquisto delle famiglie, ormai ridotto ai minimi termini. Non dimentichiamo, infatti, che secondo le ultime rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, le famiglie continuano a operare tagli e rinunce: riducendo il consumo di carne e pesce (-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); tagliando i consumi di frutta e verdura (-2,4%); ricercando sempre più assiduamente offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 51% dei cittadini); rivolgendosi più di frequente ai discount (+12,1%).” afferma la Federconsumatori