Che succede a Santa Palomba? Non bastano gli insediamenti dei capannoni industriali, non basta l’idea dell’inceneritore a deturpare l’area a ridosso tra Roma e i Castelli Romani, adesso arriva un nuovo sbancamento che, da come sembra, sia stato avviato senza neanche le comunicazioni previste dalla normativa.
In via Plumbaghi, nel territorio del comune di Roma, in una vasta area recintata, sono cominciati da pochi giorni le operazioni di sbancamento di un terreno.
A prima vista nessun cartello edile che dimostri l’avvio dei lavori, indicando ditta e direttore dei lavori, solo un container e sopra una scritta che annuncia la realizzazione di nuovi capannoni da dieci metri d’altezza.
Uno sbancamento non autorizzato? O una dimenticanza da parte dei proprietari?
Ma ciò che sembrerebbe essere più grave è che dal terreno stanno emergendo reperti che potrebbero essere di interesse archeologico.
Piastre di basolato ammucchiate vicino alla recinzione, segni evidenti di presenza di lastre di basolato, emerse dagli scavi.
Subito in allarme i cittadini residenti che hanno contattato le associazioni ambientaliste e noi de laspunta.it per rendere visibile ciò che sta accadendo.
Il comitato dei cittadini, presieduto dal Paolo Ceccarelli ha avviato una immediata segnalazione ai vigili urbani della Capitale, proprio perché i lavori sono cominciati senza che sia stato esposto il cartello previsto dalla normativa vigente.
“A che titolo stanno facendo i lavori? Chi li autorizzati?” Si domandano i cittadini.
Anche Italia Nostra è intervenuta sulla questione con il delegato del territorio, Enrico Del Vescovo che ha effettuato un sopralluogo sulla zona ed ha presentato un esposto alla Sovrintendenza delle Belle Arti, riguardo ai basoli trovati sull’area.
“Qui nei pressi sorge la torre del Vescovo – dice il responsabile di Italia Nostra dei Castelli Romani – oggi un rudere ma che all’epoca rappresentava il confine tra la Diocesi di Ostia e quella di Albano. Questi terreni dovrebbero ricadere nelle aree di vincolo, e vorremmo sapere come sia stato possibile eludere tale vincolo. Vogliamo scongiurare un ennesimo aggressione al territorio, nonostante i vincoli Tutt’intorno – aggiunge Del Vescovo – ci sono aree di interesse archeologico, addirittura una strada che da santa Palomba che si ricongiungeva alla via Sacra“
Insomma un enigma l’avvio di questi sbancamenti senza nessun cartello di cantiere e con ritrovamenti che farebbero risalire gli stessi all’epoca romana.
Dopo le segnalazioni i lavori si sarebbero fermati in questi giorni, forse anche complice la settimana ferragostana, ma l’attenzione resta alta da parte dei residenti e delle associazioni ambientaliste.