“Ho profondo rispetto per il Consiglio comunale: non solo l’Assise costituisce l’espressione massima della volontà popolare, ma svolge anche la funzione fondamentale di indirizzo e di controllo politico-amministrativo – ha dichiarato il Sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli – È un elemento cruciale della democrazia locale, con un ruolo chiave nel garantire che l’Amministrazione comunale risponda ai bisogni e alle aspettative della comunità.“
Ha iniziato così il sindaco di Frosinone il suo lungo intervento per giustificare che la riapertura di piazzale Kambo, forse, non si farà. Per capirlo basta leggere le sue dichiarazioni, ovviamente rese senza contraddittorio.
E’ un refrain che dura da giorni, quello del sindaco di Frosinone che sulla mozione che lo impegna a trovare soluzioni, sta cercando ogni pretesto per non dare corso alla mozione, votata pure da lui.

Una situazione abbastanza imbarazzante, visto che i lavori su piazzale Kambo non riguardano nessuno degli impegni che il Comune ha sottoscritto con la Soprintendenza e con le Ferrovie.
Si tratta dunque di un capriccio? Di non darla vinta ad Anselmo Pizzutelli e al resto dell’opposizione, o c’è dell’altro? Difficile da capire, fatto sta che questa posizione sta facendo riscaldare gli animi dei consiglieri comunali. Il sindaco ha infatti aggiunto:

“Nutro il medesimo rispetto per i cittadini di Frosinone e la volontà espressa attraverso la più alta forma di esercizio democratico, ossia il voto. In questi anni ho testimoniato il mio rispetto verso i cittadini di Frosinone, tutti i cittadini di Frosinone, anche partecipando, in prima persona, a ogni incontro in cui sono stato invitato a illustrare i progetti dell’Amministrazione, assumendomi la responsabilità delle iniziative intraprese senza timore del confronto, delle critiche, purché costruttive, dello scontro dialettico.” aggiunge Mastrangeli.
Un rispetto che però ad oggi dovrebbe cominciare a concretizzarsi. Prosegue il sindaco:
“Ho accolto con la medesima serenità il voto, peraltro unanime ovviamente compreso il mio, con il quale in Consiglio comunale è stato approvata la modifica della mozione relativa alle azioni da intraprendere per modificare l’attuale progetto relativo alla chiusura al traffico dell’area di Piazzale Kambo. Con l’eliminazione dell’incipit rispetto alla mozione originaria, la sostanza cambia radicalmente perché all’Interno della mozione non è stata citata la pedonalizzazione ma è stata opportunamente cassata.”
La massima Assise ha, quindi, impegnato il Sindaco e la giunta comunale a “individuare le azioni e i percorsi amministrativi da intraprendere per modificare l’attuale progetto relativo alla chiusura al traffico dell’area di piazzale Kambo”.
“È stato, quindi, dato mandato al Sindaco e alla giunta di trovare strade alternative che da oggi andremo a individuare. ” Aggiunge Mastrangeli che completa il suo personale pensiero sulla mozione.
“Il dispositivo della mozione è oltremodo chiaro. Per quanto riguarda – ha proseguito il Sindaco Mastrangeli – la variante che consente il passaggio dei mezzi di soccorso è stata voluta da me personalmente e dal dirigente; essendo destinata, appunto, ai mezzi di soccorso, non è però pensata per altri usi.“
Il sindaco ha poi dissertato sugli accordi sottoscritti con gli enti sovracomunali per la riqualificazione dell’area dello scalo, a ridosso della stazione ferroviaria.

“Come già fatto in Consiglio comunale, riporto qui, testualmente, gli articoli presenti nel protocollo di intesa e nell’accordo di valorizzazione firmati dal Comune rispettivamente con Ferrovie dello Stato, nel 2015, e Mibac e Demanio, nel 2018.”
“Con Ferrovie è stato firmato un accordo che prevede la realizzazione di una grande piazza pedonale pubblica sull’area dell’attuale Piazzale Kambo, in gran parte coincidente con I’area dell’ex stazione delle Ferrovie vicinali (area antistante la Stazione FS); detta piazza pedonale si estenderà dal sagrato della Chiesa della Sacra Famiglia fino all’interno della stazione ferroviaria, e sarà caratterizzata da ampi spazi aperti. Previsto anche il riassetto generale dell’intera viabilità circostante le aree interessate dal Piano con la funzione di definitiva eliminazione del traffico veicolare che separava fisicamente la stazione dal Piazzale Kambo”.
Nell’accordo di valorizzazione del 2018, finanziato per l’importo di quasi tre milioni di euro, all’articolo 5 si menziona la pedonalizzazione e sistemazione anche a verde di importanti spazi aperti, come piazzale Kambo, mentre l’articolo 6 recita: “L’area di pertinenza degli edifici verrà trasformata in una grande area pedonale collegata fisicamente con gli edifici della stazione ferroviaria e con il sagrato della Chiesa della Sacra Famiglia”.
Per tradurre tutto ciò in realtà, come da convenzione stipulata con la Presidenza del Consiglio nell’ambito del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, il Comune ha l’obbligo di trasmettere rendicontazioni di risultato e spese nei trenta giorni successivi alla scadenza di ogni semestre, pena la sospensione dell’erogazione dei finanziamenti (articolo 4).
“Qualora fosse verificata l’esistenza di un grave inadempimento, ovvero di un grave ritardo nella realizzazione del Progetto, sarebbe disposta la sospensione dell’erogazione del finanziamento, nonché la revoca dello stesso (articolo 12).“
Ora ci perdonerà il sindaco Mastrangeli, ma per aprire una strada larga 8 metri e lunga forse 50 metri, quindi ripristinare già una situazione esistente, al netto della progettazione, in sei mesi si può realizzare, venendo meno al rischio del non rispetto del cronoprogramma.
La domanda è semplice, ma questa strada, la si vuole fare o no?
“In caso di revoca del finanziamento (circa 18 milioni di euro), l’Ente sarebbe tenuto a restituire al Ministero dell’Economia e delle Finanze le somme eventualmente già acquisite in attuazione del Progetto.” Ha aggiunto il sindaco che ha fatto aleggiare lo spauracchio della restituzione di 18 milioni di euro in casa di revoca del finanziamento.
Ora per arrivare alla revoca di un finanziamento significa essere non solo in ritardo sul cronoprogramma, ma non averlo per nulla rispettato e la situazione al momento non ci pare essere questa. A meno che…
A meno che già ora l’amministrazione comunale sia in ritardo sull’esecuzione dei lavori da rendicontare agli enti sovracomunali. E di questo però si dovrebbero informare i consiglieri comunali che possono richiedere l’accesso agli atti.
Mastrangeli, alla fine del suo intervento però lascia aperta una porticina.
“L’approvazione della mozione, come ho avuto modo di ribadire anche in aula, non è in contrapposizione con gli accordi che vincolano, in modo preciso e imprescindibile, Comune e Rete Ferroviaria Italiana, Ministero dei Beni e delle attività culturali e Agenzia del Demanio riguardanti l’area dello Scalo.” Afferma il Sindaco che però afferma di seguito che modifiche se ne possono fare ma basta che non si spendano soldi, quindi gratis et amore dei.
“Sono possibili revisioni o contributi del progetto di partenza che saranno discussi alla presenza di tutti gli attori coinvolti purché non comportino esborsi economici da parte delle casse pubbliche.” E’ questo il passaggio più importante della dichiarazione del Sindaco e nella quale si nasconde, neanche troppo, la volontà di non procedere a realizzare quanto stabilito dal consiglio comunale.
Come si può pensare, infatti di realizzare una strada senza spendere un euro? Il Sindaco nel chiudere il suo intervento parla solo di possibili modifiche sul progetto di pedonalizzazione.
“L’attuale progetto di pedonalizzazione dell’area di piazzale Kambo potrà subire modifiche, compresi eventuali diversi percorsi pedonali per l’accesso alla stazione, purché queste non comportino la restituzione, da parte del Comune, dei finanziamenti ricevuti e destinati a migliorare la qualità della vita dei cittadini.” Precisa Mastrangeli sconfessando, di fatto, il suo stesso voto favorevole della mozione
“Nella vita – ha concluso Mastrangeli – occorrono onestà, lealtà e coerenza e leggere bene quello che si va a firmare, senza usare stratagemmi o giri di parole per confondere le persone”. Una affermazione condivisibile a patto che il primo ad applicarla sia il Sindaco.