Antonello Lovato, datore di lavoro di Satnam Singh è stato arrestato per omicidio doloso.
Lo ha reso noto la Procura di Latina. “Sulla scorta delle risultanze della consulenza medico legale la Procura ha variato l’ipotesi di reato inizialmente configurata di omicidio colposo, ed ha contestato il reato di omicidio doloso con dolo eventuale – ha chiarito la Procura della Repubblica di Latina – La consulenza medico legale ha accertato che se l’indiano, deceduto per la copiosa perdita di sangue, fosse stato tempestivamente soccorso, si sarebbe con ogni probabilità salvato”.
“Le condizioni del lavoratore dopo l’infortunio sono risultate talmente gravi da rendere evidente la necessità di un tempestivo soccorso” ha infatti aggiunto la nota della Procura. Per gli inquirenti “La decisione di omettere il doveroso soccorso abbia costituito accettazione del rischio dell’evento letale ed abbia integrato la causa che ha direttamente determinato il decesso”.
L’attività di indagine, ha reso noto la Procura, prosegue “con riferimento al delitto oggetto di contestazione e ad altri delitti connessi, con riguardo specificamente all’accertamento delle condizioni di lavoro”.
Un epilogo di questa orrenda vicenda che era atteso, ed era già nell’aria. Oltre ai rilievi della Procura e all’esame autoptico, ci sono anche le testimonianze dei colleghi di lavoro del povero Satnam Singh, che hanno reso pubbliche le testimonianze.
Ad eseguire l’arresto di Lovato sono stati i Carabinieri di Latina.
Intanto, sull’onda di questa vicenda, la CGIL ha indetto una manifestazione nazionale contro il caporalato che si terrà a Latina il prossimo 6 luglio con l’intervento del Segretario Generale Maurizio Landini