Anche Marcell Jacobs è rimasto impressionato dalla velocità con i quali gli impiegati del Comune di Nemi, hanno prodotto gli atti per l’approvazione della Variante al Piano regolatore per consentire, al privato di costruire un distributore di benzina sulla via dei laghi, all’altezza di via dei Corsi.
Eh si che hanno avuto degli ottimi allenatori a cominciare dal Sindaco Bertucci e dalla giunta che, cronometro alla mano, hanno misurato i tempi riuscendo a realizzare il record della variante al piano regolatore più veloce della storia delle pubbliche amministrazioni.
Adesso vogliamo vedere i cittadini che si lamentano che i dipendenti comunali non fanno nulla, che gli amministratori si girano i pollici.
Anche tanti comuni che “perdono tempo” a chiedere pareri, fare relazioni, scrivere carte, ricorsi, valutazioni di impatto ambientale, prendete esempio dal Comune di Nemi che in quindici giorni ha dimostrato a tutti che quando c’è un interesse – non abbiamo capito quanto pubblico, sicuramente molto privato – le cose si fanno nel giro di pochi giorni.
Altro che volontà politica, qui hanno lavorato con i monopattini ai piedi e scrivendo contemporaneamente con entrambi le mani, come faceva Leonardo Da Vinci.
Se con la stessa velocità la giunta Bertucci si preoccupasse anche del lago di Nemi, sicuramente il problema sarebbe già risolto.
Messa da parte l’ironia, tutto il resto è vero. Il Comune di Nemi ha veramente realizzato una variante al piano regolatore in quindici giorni, per consentire la costruzione del distributore di benzina sulla via dei laghi, in pieno Parco dei Castelli.
6000 metri quadrati di cemento, ferro, legno per soddisfare non si capisce chi, se non il privato che con questo insediamento di sicuro sarà l’unico a guadagnarci.
Ci eravamo lasciati con il rinvio della conferenza di servizi convocata al 23 agosto e poi revocata perché il comune di Nemi si accorge che per realizzare questo progetto è obbligatorio realizzare una variante al piano regolatore.
Ma non bisogna perdere tempo, anche perché Petrolmass srl nel frattempo ha fatto fare una indagine vegetazionale che il comune, il 22 agosto, adotta come propria. Della serie “oste come è sto vino?”
Così in tutta fretta il 3 settembre viene convocato il Consiglio comunale che si svolge il 6 settembre e nonostante il consigliere Cortuso obietta che “il problema è della documentazione allegata, sottolinea che non ci sono i documenti relativi alla conferenza dei servizi per conoscere come si sono espressi i vari Enti. Chiede di sapere in particolare se si è espressa ACEA in merito all’esistenza in quella zona di un pozzo, il Parco Regionale dei Castelli Romani, la Sovrintendenza, Città Metropolitana in merito alla viabilità, ecc… Inoltre chiede se ha senso votare una variante senza avere certezza dell’intervento” (Direttamente dall’estratto del verbale del consiglio comunale n.d.r.), la giunta Bertucci va avanti e con 6 voti favorevoli e 2 astenuti delibera di “adottare la variante al PRG ai sensi dell’art. 4 della Le 36/1987 afferente la localizzazione dell’impianto del nuovo impianto di distribuzione carburanti e gpl nel terreno distinto in catasto al Foglio n. 4 Particelle n. 1594 e n. 1596 sito in questo Comune sulla strada provinciale via dei Laghi ex s.s. 217 km 14+331 asse impianto lato dx direzione Rocca di Papa“
Una variante che prevede un cambio di destinazione d’uso delle particelle catastali che da Zona L – Attività agroforestali vengono trasformate a Zona F – Attrezzature di servizio – Sottozona F2* – Servizi Privati di interesse pubblico con gli indici ed i parametri desunti dal progetto.
In quattordici giorni dal 23 agosto al 6 settembre il Comune di Nemi è riuscito a produrre una Variante al Piano regolatore ed approvarlo in consiglio comunale. Se non è record questo.
La delibera e tutti gli atti relativi al progetto, viene pubblicata all’albo pretorio lo stesso 6 settembre numero atto n. 18, mentre il 9 settembre il Comune di Nemi pubblica all’albo pretorio l’avviso di deposito e pubblicazione della Variante al Prg ai sensi dell’art.10 indicando il termine dei 15 giorni per eventuali consultazioni, senza essere indicato il numero dell’atto, ma solo la data del 9 settembre.
L’11 settembre all’albo pretorio del Comune viene pubblicato l’avviso di deposito variante urbanistica al prg ai sensi dell’art. 19 del dpr 327 dell’8 giugno 2001, senza data atto e senza numero atto.
Varianti al piano regolatore che possono essere consultate per quindici giorni consecutivi ed entro il 26 settembre, per consentire eventuali osservazioni puntuali alla Variante da protocollare al Comune entro l’11 ottobre 2024, in triplice copia di cui una in bollo.
Dal 23 agosto al 11 ottobre sono esattamente 48 giorni per chiudere l’iter di valutazione della Variante.
Ora sorgono non poche domande: intanto la prima ma l’opposizione a Nemi esiste? Dopodiché è stata espletata la conferenza di servizi con la Regione e tutti gli enti coinvolti? Verrà fatta dopo l’11 ottobre? Sono stati acquisiti tutti i pareri? Perché il Comune fa propria una indagine vegetazionale, che smentisce il ptpr affermando che l’area dove deve sorgere il distributore non è zona boscata e che la Regione ha sbagliato gli elaborati?
Non era il caso che il Comune indicasse un proprio tecnico di fiducia per avere una relazione agronomica dell’area, piuttosto che dare per buona quella pagata dalla Petrolmass srl?
E’ stata fatta una VAS? E’ stato valutato l’impatto ambientale? E dei vincoli previsti dal Parco dei Castelli? Di questi documenti sembra non ci sia traccia.
Ma non solo l’articolo 4 della richiamata legge regionale indicata nei documenti del Comune recita “I piani attuativi ed i programmi urbanistici comunque denominati in variante allo strumento urbanistico generale, nonché le modifiche agli stessi, che non rientrano fra quelle elencate negli articoli 1 e 1bis, sono adottati dal consiglio comunale, pubblicati all’albo pretorio e nel sito web del comune e, ultimata la fase delle osservazioni e delle controdeduzioni entro novanta giorni” e non 30 giorni.
Insomma una maledetta fretta per modificare particelle urbanistiche, assoggettarle all’utilità pubblica (cosa ci sarà di utilità pubblica in un distributore di benzina facciamo fatica a capirlo ndr), approvare una Variante e contingentare i tempi per la definitiva adozione, fatte salve le osservazioni, che in così poco tempo diventa difficile, ma non impossibile, produrle.
Perché tutta questa fretta, quando comuni vicini per situazioni analoghe hanno impiegato mesi, se non anni, per addivenire ad una variante urbanistica?
A chi giova tutto ciò? Alla collettività? O al privato che intende mettere a reddito un terreno comperato anni fa e mai utilizzato? E l’amministrazione comunale da che parte sta? Perché un distributore di benzina non da sviluppo al paese, ne tanto meno una ricaduta economica per Nemi. E non serve molto a capirlo.