È stata bella e partecipata l’iniziativa di ieri a Fontan Tempesta contro il disboscamento, organizzata dal Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani.
Questa Fonte è un luogo sacro per molte persone, simbolo di vita e incrocio di tutti i sentieri del parco, cuore pulsante dei nostri boschi ma anche simbolo dell’impatto negativo che l’uomo ha sulla natura in quanto da diversi anni non butta più acqua a causa dell’abbassamento della falda acquifera.
Tutta la zona si è riempita di cartelli sull’importanza degli alberi, di striscioni a difesa del territorio, di volantini, di nastri colorati e soprattutto di tante persone che scambiavano opinioni e chiacchiere sull’importanza del bosco e della natura.


“Eravamo tutti d’accordo, dal ciclista all’escursionista ai passeggiatori con il cagnolino: basta sfruttare intensivamente i nostri boschi, è ora di avere un parco che difenda la natura dagli interessi economici.” Dicono dal Comitato
Recentemente proprio l’Ente Parco ha rilasciato il nulla osta per il taglio di fine turno di alcune particelle boschive nella zona “le Piagge” a Nemi, a circa 100 metri di distanza da Fontan Tempesta. L’area boschiva interessata comprende circa 3 ettari di bosco, ovvero 30.000 metri quadri di taglio, in una delle zone più care agli abitanti dei Castelli Romani.

Il nulla osta rilasciato dall’ Ente Parco include 24 prescrizioni, poiché l’area interessata è vincolata da tutele paesaggistiche e archeologiche; ma la domanda che sorge spontanea è: verranno effettivamente rispettati i vincoli preposti o, come al solito, sistematicamente ignorati?
Inoltre la frequente mancanza di controlli adeguati durante i tagli, lasciano temere il peggio.
“Ricordiamo che il taglio ceduo non ha nulla a che fare con il benessere del bosco, ma risponde esclusivamente a logiche di profitto, causando gravi danni agli ecosistemi.” Aggiunge il Comitato
“Ad oggi il nostro Parco necessita di una gestione radicalmente diversa, che valorizzi il suo straordinario patrimonio faunistico, floristico e storico-culturale. È fondamentale garantire ampie aree protette e adottare una silvicoltura più sostenibile, dove la tutela dei boschi sia prioritaria” Afferma il Comitato che sottolinea come la mobilitazione continui contro i tagli cedui nel Parco dei Castelli Romani.