C’era una volta una biblioteca che doveva aprire il primo marzo 2025, nel cuore di una piccola città di mare chiamata Nettuno.
Dopo anni di attesa, i cittadini erano entusiasti: finalmente un luogo dove perdersi tra i libri, studiare in silenzio e partecipare a eventi culturali.
Il sindaco, Nicola Burrini, aveva promesso un’inaugurazione memorabile, con letture pubbliche, musica dal vivo e persino una visita guidata tra gli scaffali ancora profumati di carta nuova.

Ma qualcosa andò storto.
La sera prima dell’apertura, mentre la luna si rifletteva sulle onde del mare, un custode in servizio notturno sentì un rumore insolito. Un fruscio tra gli scaffali, un sussurro tra le pagine. Armato di una torcia, si addentrò nelle sale vuote e, con sua grande sorpresa, trovò i libri… in movimento.
I volumi si sfogliavano da soli, le copertine si aprivano e chiudevano come bocche animate, e parole sussurrate riempivano l’aria. Sembrava che la biblioteca stessa avesse deciso di raccontare la sua storia prima ancora di accogliere i lettori.
Il custode, un uomo pratico e poco incline alle fantasie, pensò che fosse uno scherzo. Ma quando un antico tomo di leggende locali si aprì davanti a lui, svelando una pagina che parlava di un “Incanto della Conoscenza”, capì che non era un sogno.
La biblioteca era viva. E non sarebbe stata pronta ad accogliere il pubblico finché il suo segreto non fosse stato svelato.
La mattina del primo marzo, la biblioteca non aprì. Nessuna spiegazione ufficiale fu data, solo un laconico cartello sulla porta: “Rimandata per cause tecniche”.
Ma chi conosceva la verità sapeva che, dietro quelle porte chiuse, i libri stavano ancora raccontando la loro storia… e aspettavano il lettore giusto per ascoltarla.