Nel febbraio del 2022, l’amministrazione comunale di Nettuno ha annunciato con entusiasmo un importante progetto di ristrutturazione per la storica Scuola De Franceschi, situata in via Romana.
Il piano, che avrebbe dovuto portare la scuola a diventare un’istituzione moderna, inclusiva e sostenibile, era stato finanziato con 5,5 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il progetto mirava a creare una nuova struttura scolastica, più sicura ed efficiente, dotata di tecnologie avanzate e spazi adattabili alle esigenze educative del futuro.
Il progetto, però, è stato accompagnato da una serie di ritardi e problematiche che hanno sollevato preoccupazioni tra genitori, studenti e docenti.

Nonostante l’entusiasmo iniziale dell’assessore alla Pubblica Istruzione e all’Edilizia Scolastica, Camilla Ludovisi, che aveva sottolineato l’importanza di tale finanziamento per il miglioramento delle strutture scolastiche locali, la realtà sembra essere ben diversa. A più di tre anni dall’annuncio, i lavori di ristrutturazione non sono ancora iniziati, lasciando il futuro della scuola avvolto nell’incertezza.
Va anche detto che in questo periodo è intercorso anche lo scioglimento del comune per le note vicende legate alle presunte infiltrazioni mafiose.
Il piano prevede la demolizione dell’edificio esistente, che ospita attualmente gli studenti, e la costruzione di una nuova scuola con strutture moderne e funzionali. Fino al termine dei lavori, gli studenti avrebbero dovuto continuare a frequentare la scuola, ma l’assenza di un aggiornamento concreto sulle tempistiche ha creato un clima di frustrazione.

I genitori si interrogano sull’effettiva realizzazione di questo progetto, visto che il Comune non ha fornito comunicazioni chiare o dettagliate riguardo allo stato dell’opera.
Le preoccupazioni riguardano anche la sicurezza della struttura attuale, che presenta evidenti segni di degrado. La scuola, infatti, ha dovuto fare fronte a diverse problematiche, tra cui incidenti che hanno messo in luce la vulnerabilità delle sue infrastrutture.
Nel febbraio 2023, un’automobile si è schiantata contro il muro esterno della scuola, danneggiandolo gravemente. Questo incidente ha sollevato ulteriori interrogativi sulla solidità dell’edificio e sulla sua sicurezza, aumentando l’inquietudine tra la comunità scolastica.
Inoltre, nel corso degli anni, diverse aree della scuola sono rimaste in stato di abbandono. Un esempio emblematico è l’Aula Verde, un ambiente didattico progettato per attività educative innovative, ma che nel corso del tempo è stato trascurato e lasciato inutilizzato.
Solo nel maggio 2023, grazie all’intervento del Lions Club Anzio-Nettuno, l’aula è stata ripristinata e resa di nuovo fruibile per gli studenti, evidenziando la mancanza di investimenti adeguati da parte dell’amministrazione.
Ma le difficoltà non si limitano alla semplice manutenzione. Il progetto di ristrutturazione ha dovuto affrontare anche l’imprevisto ostacolo della bonifica bellica, necessaria per garantire la sicurezza dell’area, che fu teatro di intensi combattimenti durante la Seconda Guerra Mondiale.
La necessità di liberare il sito da eventuali ordigni inesplosi ha ulteriormente rallentato il processo e ha richiesto risorse aggiuntive, senza però risolvere le problematiche legate ai tempi di attesa.
I genitori e gli insegnanti sono sempre più preoccupati. La comunità scolastica ha chiesto ripetutamente aggiornamenti ufficiali sullo stato dei lavori, ma le risposte ricevute sono state finora insufficienti.
La paura è che la promessa di un miglioramento reale della scuola rischi di rimanere solo una promessa non mantenuta, con l’edificio esistente che continua a degradarsi e gli studenti costretti a vivere in una situazione precaria.
Sebbene il finanziamento del PNRR rappresenti una grande opportunità , la gestione del progetto sembra non essere all’altezza delle aspettative. La ristrutturazione della Scuola De Franceschi è ora diventata un simbolo delle difficoltà nel portare avanti grandi progetti infrastrutturali, e la comunità locale è in attesa di risposte concrete.
Se la situazione non cambierà rapidamente, la fiducia nei confronti dell’amministrazione comunale rischia di venire minata irreparabilmente, con conseguenze non solo per la scuola, ma anche per la reputazione stessa del governo locale.
Per ora, il futuro della Scuola De Franceschi resta incerto, e gli studenti continuano a sperare che la ristrutturazione tanto promessa possa finalmente diventare realtà . Al Sindaco Burrini l’arduo compito di riuscire nel realizzare questo progetto.
Secondo l’idea originaria la scuola dovrebbe essere un edificio smart, sostenibile e inclusivo ed i 5,5 milioni di euro dovrebbero servire per la demolizione e ristrutturazione della Scuola De Franceschi.
Fondi che dovrebbero permettere di costruire un edificio scolastico all’avanguardia che, dal progetto originario dovrebbe ospitare 19 classi, 4 laboratori, una palestra e 390 studenti.