Il 18 gennaio 2024, Maurizio Lancellotti, a nome della Rete NoBavaglio, ha lanciato una petizione diretta al Parlamento Italiano e al Presidente Sergio Mattarella. L’obiettivo è opporsi all’emendamento proposto dal deputato di “Azione” Enrico Costa, che prevede il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare e i contenuti fino alla fine dell’udienza preliminare.
Un provvedimento autoritario
Secondo i promotori della petizione, questo emendamento rappresenta un provvedimento autoritario di grande gravità. Non solo limita il lavoro dei giornalisti, ma soprattutto colpisce il diritto dei cittadini di essere informati e rende più indifese le persone private della libertà. Di conseguenza, dal momento dell’arresto fino al processo, all’opinione pubblica sarà negato per mesi il diritto di essere informata su temi importanti come la lotta alla corruzione e la lotta alla mafia.
Limitazioni alle intercettazioni
A questo si aggiunge un recente provvedimento che limita l’utilizzo delle intercettazioni, rendendole incomprensibili poiché verranno oscurati con omissis i nomi delle persone non indagate. Questa norma, come sottolineato da molti giuristi, presenta profili di incompatibilità con la Carta dei diritti Ue e con la Convenzione dei diritti dell’uomo.
Un provvedimento liberticida
L’emendamento Costa è considerato un provvedimento liberticida che farà declassare ulteriormente l’Italia, oggi al 41° posto nella classifica del World press Freedom di Reporter sans frontières.
Un appello alla mobilitazione
La RETE #NOBAVAGLIO, insieme a numerose altre organizzazioni, sostiene la mobilitazione della FEDERAZIONE NAZIONALE STAMPA ITALIANA, dell’USIGRAI, dell’ORDINE dei GIORNALISTI, e chiede al Parlamento di non approvare il testo e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non firmare questo provvedimento eventualmente varato.
Un invito alla società civile
La petizione si rivolge al mondo dell’informazione, della cultura, della società civile, ai sindacati, alle reti sociali, a tutti i cittadini che hanno a cuore la libertà d’informazione e il diritto di essere informati, invitandoli a sostenere con la loro firma questa petizione.
Per aderire, le associazioni, organizzazioni, gruppi culturali, testate giornalistiche e case editrici possono scrivere a nobavaglio24@gmail.com. La petizione rappresenta un appello per la difesa della libertà di informazione, un diritto fondamentale per la democrazia e la società civile.
#NonPerNoiMaPerTutti