“L’ inceneritore è un crimine ambientale. Siamo davanti a piano rifiuti da ritirare perché fuori tempo massimo rispetto al Giubileo alibi utilizzato da Gualtieri per impianti dannosi per salute e ambiente. Utili solo ai profitti miliardi di chi se li spartirà nei prossimi decenni. È urgente uno Stop immediato a tutto questo“, ha detto l’Unione dei comitati contro l’inceneritore a margine della manifestazione composta ma ferma che si è svolta ieri a Roma.
Un corteo che ha visto la sia origine da piazza della Consolazione per poi muoversi fino a piazza del Campidoglio dove i manifestanti, venuti da Roma e dai Comuni limitrofi hanno gridato forte il loro dissenso contro la realizzazione dell’inceneritore che l’amministrazione capitolina intende realizzare a Santa Palomba.
Striscioni, slogan, fumogeni, rabbia ma anche amara ironia da parte dei cittadini che sono intervenuti alla manifestazione.
Una mobilitazione che va avanti da tempo per fermare la realizzazione di un impianto già chiacchierato per come è stato affidato, ma che soprattutto rappresenterebbe un danno per tutti i comuni soprattutto della cinta dei Castelli Romani.
A margine della manifestazione una dichiarazione del segretario romano del Pd, Foschi ha fatto alzare i toni. Foschi ha minimizzato la manifestazione, che invece è stata molto partecipata. “Ricordiamo al Segretario che le distanze andrebbero prese da chi calpesta i territori imponendo impianti dannosi e devastanti, sfrutta il ruolo di commissario abusando dei poteri speciali, nega ascolto e confronto con i cittadini.” Ha detto il Comitato No Inceneritore a Santa Palomba