“Una delegazione dell’Unione dei comitati contro l’inceneritore ha consegnato agli organi costituzionali nazionali, Governo e Camere, la petizione popolare forte delle 11.735 raccolte nei quattro fine settimana del mese di aprile”.
È quanto ha dichiarato in una nota l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore. “Le dodicimila firme della petizione popolare – prosegue la nota dell’Unione – chiedono che la norma attributiva dei poteri commissariali al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in materia di rifiuti, sia abrogata, tenuto conto che la realizzazione dell’inceneritore non ha nulla a che vedere con il Giubileo, motivo per il quale quei poteri erano stati invece concessi ad opera del Governo Draghi con il decreto legge n. 50/2022.
La seconda richiesta è stata indirizzata al Governo, – prosegue la nota – la Presidente del Consiglio è infatti prima destinataria della petizione popolare, e punta alla sospensione della gara in corso per la realizzazione dell’impianto, sulla base del principio di precauzione, previsto dai trattati europei e dell’indagine della Procura di Roma circa l’acquisto del terreno da parte di Ama.
Si evidenzia infatti, come lo stesso Gualtieri, che agisce quale Commissario straordinario di governo, pur dotato dei poteri pressoché assoluti attribuitigli, a legislazione vigente, è tenuto a rispettare gli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione europea e quindi il rispetto del principio di precauzione.
E ancora la richiesta di moratoria all’incenerimento dei rifiuti, che si colloca in aperto contrasto con gli obiettivi ambientali europei della neutralità climatica al 2050 e della transizione verso l’economia circolare.