L’omicidio di Nettuno ha destato una vasta eco, soprattutto per come è maturato. Mentre la Polizia sta indagando, scandagliando le immagini delle videocamere ed ascoltando alcuni testimoni, si cercano indizi del killer che ha freddato a colpi di pistola Cosimo Ciminiello il giovane di 37 anni.
Nel frattempo Rete No Bavaglio, l’Associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno e Reti di Giustizia-Il Sociale contro le mafie hanno emesso un comunicato dove esprimono forte preoccupazione per quanto accaduto.
“Esprimiamo profonda preoccupazione per l’omicidio di Cosimo Ciminiello, avvenuto a Nettuno. Questo grave atto di violenza, che scuote ancora di più una comunità già segnata da infiltrazioni mafiose, evidenzia come le organizzazioni criminali ad Anzio e Nettuno siano radicate nel tessuto sociale e abbiano la capacità di agire con impunità.

“Le inchieste della Procura di Velletri – affermano le associazioni – hanno messo in luce il potere di intimidazione e di controllo che queste associazioni esercitano, riuscendo anche a “comandare” dal carcere e a condizionare la vita sociale ed economica della zona. In questo territorio, la presenza di ’ndrangheta e camorra non è solo una minaccia concreta per la sicurezza dei cittadini, ma rappresenta anche una grave sfida alla legalità e alle istituzioni democratiche.
Negli anni, queste mafie hanno influenzato le dinamiche politiche e sociali, cercando di condizionare gli enti locali e i processi decisionali. In questo contesto, è fondamentale che tutte le istituzioni, dalle forze dell’ordine alla politica, rispondano con fermezza e unità. Non possiamo permettere che l’indifferenza e la complicità continuino a minare la sicurezza e il futuro dei comuni di Anzio e Nettuno.
“Chiediamo che vengano adottati interventi urgenti per rafforzare la presenza dello Stato, intensificare le indagini e garantire giustizia per le vittime delle mafie. Inoltre, è imperativo che il Consiglio Superiore della Magistratura proceda alla nomina del nuovo Procuratore Capo di Velletri, scelto con criterio e in grado di affrontare con determinazione la minaccia rappresentata da un territorio segnato dalla criminalità organizzata.
“In questo contesto, è fondamentale che tutte le istituzioni, dalle forze dell’ordine alla politica, rispondano con fermezza e unità. Non possiamo permettere che l’indifferenza e la complicità continuino a minare la sicurezza e il futuro dei comuni di Anzio e Nettuno. Chiediamo che vengano adottati interventi urgenti per rafforzare la presenza dello Stato, intensificare le indagini e garantire giustizia per le vittime delle mafie“. Così in una nota Rete No Bavaglio, l’Associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno e Reti di Giustizia-Il Sociale contro le mafie