“Quanto accaduto a Satnam segna la coscienza di questo Paese ma non di questo Governo, che disvela l’intima natura di un sistema di sfruttamento che permette a padroni italiani e caporali di ottenere profitti a fronte di un lavoro che costa la vita a migliaia di lavoratori spesso di origine straniera”.
Non le manda a dire Marco Omizzolo, sociologo che da decenni è impegnato come ricercatore e come attivista, nella tutela delle minoranze etniche sfruttate dal caporalato e dal sottocaporalato nella provincia di Latina.
“Non ha avuto nulla da dire il sottosegretario Claudio Durigon, che è di questo territorio ed artefice di gran parte del programma leghista sul lavoro che ha determinato forme di segmentazione e segregazione del mercato del lavoro a grave danno dei diritti democratici.” ha aggiunto Marco Omizzolo.
“Non ha detto nulla il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, sempre pronto a sposare tesi sulla sostituzione etnica o dei poveri che mangerebbero meglio dei ricchi. Storia che naufragano miseramente davanti a tragedie come quelle di Satnam, morti per imprenditori criminali, che se ne fregano di loro, dei loro diritti, del diritto stesso, dei controlli, ma che hanno come unico scopo quello di arricchirsi.” Non risparmia nessuno Omizzolo compreso la presidente Meloni.
“Nella passata legislatura Giorgia Meloni fu eletta proprio a Latina e nel giorno del suo insediamento disse la famosa frase “Chi produce non verrà disturbato” Chissà se dinanzi a questa tragedia ripenserà alle gravità di quelle parole.”
Resta l’amaro in bocca per una ennesima tragedia, che ogni giorno in quei campi di Latina e Provincia potrebbe accadere. E la rabbia, tanta delle persone perbene che non sopportano più questo modo di fare.
“Satnam è stato ucciso dal cinismo e dallo sfruttamento che si potrebbe debellare se solo lo si volesse”