Viktor Orbán ha annunciato la sua visita negli Stati Uniti questa settimana, senza alcun invito formale dalla Casa Bianca. Il Primo Ministro ungherese si sta dirigendo verso l’America per incontrare l’ex presidente Donald Trump, mentre l’Europa e gli Stati Uniti si preparano per le elezioni.
Il Primo Ministro ungherese prevede di partecipare a un panel della Heritage Foundation, prima di incontrare Trump. Questo gesto, quasi senza precedenti per un leader di un paese della NATO, sta attirando l’attenzione della comunità internazionale, soprattutto per i timori che Orbán possa utilizzare l’accesso al candidato repubblicano per promuovere gli interessi russi sull’Ucraina.
“L’ordine internazionale liberale è sotto attacco”, ha commentato Péter Buda, ex funzionario del controspionaggio ungherese. “Orbán ha scommesso tutto sul crollo di questo ordine e sta cercando di assicurarsi una posizione più favorevole in anticipo con le potenze emergenti dell’Est, come la Russia”.
Nonostante le opinioni divergenti e le critiche, la visita di Orbán negli Stati Uniti rappresenta un importante passo per il Primo Ministro ungherese nel suo tentativo di diventare una figura centrale nel movimento conservatore internazionale. La sua presenza negli Stati Uniti è destinata a catalizzare ulteriormente il dibattito sulla politica estera e sulla direzione futura delle relazioni transatlantiche.