“La situazione della esclusione delle Province di Frosinone, Latina e Rieti dalla Zona Economica Speciale (ZES) del Mezzogiorno sta assumendo toni paradossali e caratteristiche assolutamente torbide, tanto da obbligarci a formalizzare, se del caso anche a titolo personale, entro il 31 Gennaio prossimo, un formale atto di denuncia di violazione dei trattati EU in materia di concorrenza e di intervento arbitrario dello Stato nelle dinamiche dei mercati, laddove il nostro Paese non dovesse attivare il necessario percorso normativo, entro quella data, per ripristinare la legalità sulla materia degli aiuti di Stato”.
Questa è la nota diffusa dall’On. Nicola Ottaviani, segretario della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, a margine del passaggio della Legge Finanziaria 2025 nell’aula di Montecitorio, dopo l’approvazione dell’ordine del giorno a propria firma, relativo al ripristino del perimetro originario del “confine economico” del Mezzogiorno, tenuto conto delle enormi implicazioni sotto il profilo dell’utilizzo del credito d’imposta per gli insediamenti e le riqualificazioni industriali, fino all’importo di 100 milioni di euro, per ogni singolo intervento dei privati.
“Dopo che la Commissione Bilancio della Camera aveva dichiarato l’ammissibilità degli emendamenti volti all’allargamento della ZES del Mezzogiorno, proprio perché non era necessario alcun aumento di spesa, alle Province di Frosinone, Latina e Rieti, come avvenuto nel corso degli ultimi 60 anni, la “palla” è passata al parere del Ministero per il Sud ed il PNRR, dove qualcuno si è inventato la “barzelletta”, che sfocia nella palese falsità politica, di sostenere che il reingresso di quelle Province nella ZES unica del Sud non fosse possibile, per la mancata previsione nelle disposizioni europee. ” Prosegue il Parlamentare ciociaro.
“Di contro, però, con decisione C(2023)8654 del 12.12.2023, la Commissione Europea ha approvato la terza modifica alla carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 dell’Italia, integrando la precedente decisione del 2 Dicembre 2021, e tale nuovo assetto, fino al 31.12.2027, prevede la possibilità dell’inserimento negli aiuti di Stato, anche per le aree di cui all’art. 107.2, lettera c), indicate come zone non predefinite del Centro-Nord Italia, con problemi socio-economici o strutturali, con esplicito riferimento alle Province di Frosinone e Latina, che insieme contano oltre un milione di abitanti, superando di gran lunga la popolazione di intere regioni del nostro Paese”. Ha proseguito Ottaviani.
“A questo punto – ha concluso Nicola Ottaviani – se non sarà attivato immediatamente il percorso normativo volto al ripristino delle normali condizioni di mercato e dell’utilizzo degli aiuti di Stato con i fondi per il Mezzogiorno, causando la immediata delocalizzazione, verso le aree della Campania e della Puglia, delle nostre imprese, sarà investita la Commissione Europea, con una specifica denuncia a mia firma di violazione di trattato EU, per verificare la legittimità dell’operato del Ministero e, conseguentemente dello Stato italiano, rispetto all’utilizzo di fondi pubblici che non possono essere orientati in danno di imprese, come quelle dei nostri territori, che hanno dimostrato nel corso degli anni di saper impiegare le risorse finanziarie nel modo migliore, senza sperperi ed abusi, nel pieno rispetto delle disposizioni delle disposizioni e dei trattati EU ”.
Questa la nota del parlamentare ciociario, che comunque fa parte della maggioranza parlamentare che guida il Paese. Un attacco alla sua stressa maggioranza, che evidentemente non ha tenuto conto della possibilità di estendere la zona ZES anche alle provincie di Latina e Frosinone, dove val la pena ricordarlo, il centro destra ogni volta fa il pieno di voti.