Bocche cucite, nessuno parla, l’opposizione è alla finestra, mentre nel centrodestra si è consumato definitivamente lo strappo che, nato come politico, è diventato personale.
Il dato è che per Veronica Felici l’esperienza da sindaco è ormai al capolinea, perché lunedì, a meno di clamorosi ribaltoni dell’ultima ora, i consiglieri comunali di maggioranza, tra Lega e Fratelli d’Italia, hanno predisposto le dimissioni e alle loro si dovrebbero aggiungere quelle dei 9 consiglieri di opposizione.
Un atto che metterà la parola fine all’esperienza della Sindaca Felici, eletta come espressione di Fratelli d’Italia, fedelissima del deputato castellano Marco Silvestroni, che ieri era più preso dal tagliare il nastro alla Sagra della Porchetta di Ariccia che a pensare ai problemi di Pomezia.
L’amministrazione di centrodestra di Pomezia è stata costellata da continui litigi che hanno rallentato l’azione di governo. I rapporti politici e soprattutto quelli personali sono stati tutt’altro che “Felici”.
Frizioni interne, richieste di maggiore visibilità e collegialità, assessori che si sono dimessi alla velocità della luce, rimpasti e richieste di azzeramenti di giunta. La Lega che è uscita dalla maggioranza, Fratelli d’Italia critica con la Sindaca, decisioni che non sono per niente piaciute. L’ultima, che avrebbe fatto traboccare il vaso, è stata quella di affidare all’esterno la riscossione dei tributi, di esternalizzare questo importantissimo e vitale servizio. Una decisione maturata pochi giorni prima di Ferragosto e che ha reso il clima politico interno al centrodestra arroventato.
Da qui la sfiducia nata in queste ore, proprio mentre il Sindaco Felici è in vacanza. Un ulteriore sgarbo, approfittando della sua assenza.
Ma nessuno parla. I partiti di maggioranza hanno le bocche cucite, quelli dell’opposizione ovviamente aspettano gli eventi.
Fatto sta che la Felici avrebbe anche un’altra possibilità, forse la più dignitosa che potrebbe prendere in queste ore: andare in Comune e protocollare le proprie dimissioni, aspettando i canonici 15 giorni per la formalizzazione definitiva della decisione.
Un atto che sarebbe dignitoso, soprattutto nei confronti dei cittadini che ormai appaiono abbastanza sconcertati da quanto accade nel palazzo comunale.
L’ipotesi delle dimissioni prende sempre più piede. La Sindaca infatti starebbe meditando di anticipare tutti e rassegnarele nelle mani del Segretario Generale del Comune.
Sarà forse l’aria, forse i problemi, ma fatto sta che un’amministrazione comunale a Pomezia non dura quasi mai più di due anni. La stessa sorte è toccata nel 2022 al sindaco 5 Stelle ed altri esempi in passato non sono mancati.
I consiglieri di maggioranza vorrebbero mandarla a casa ma per farlo dovranno aspettare il ritorno del consigliere di minoranza Giacomo Castro di Valore Civico per Pomezia, anche lui in vacanza e di rientro proprio oggi.
Cosa vorrà fare il Sindaco Felici? Aspettare gli eventi e farsi mandare a casa, o giocare d’anticipo, mandando lei a casa tutti i suoi detrattori del centrodestra?
Bisognerà avere la pazienza di aspettare ancora qualche ora, ma una cosa sembra ormai essere certa, al di là delle modalità: l’amministrazione di centrodestra del Sindaco Felici è terminata.