L’udienza del 3 ottobre, presso il Tribunale di Velletri, ha visto l’inizio delle arringhe degli avvocati difensori degli imputati al processo Tritone, che si sta avviando verso la fine.
Per primi hanno preso la parola gli avvocati Marcheselli, Palumbo e Migliori che difendono rispettivamente Mario Tedesco, Marco Rondinara e Navarro Castro Algemiro.
I primi due in quanto presunti esecutori di una rapina, il terzo di un presunto spaccio e scambio di droga.
Gli avvocati hanno cercato di smontare le tesi del PM Musarò, puntando sulla estraneità dei fatti, della insussistenza di prove, sulla mancanza di riscontri oggettivi, cercando di convincere il giudice Artuso della giustezza delle loro valutazioni.
Per l’avvocato Marcheselli, Mario Tedesco non avrebbe eseguito nessuna rapina, non c’è nessun riscontro di questo fatto, se non una intercettazione ambientale nella quale Gallace e Paduano ad un certo punto annunciano a questo fatto, che per l’avvocato Marcheselli non è un punto importante della discussione tra i due ed è un racconto di un fatto quasi per sentito dire.
Simile la posizione dell’avvocato Palumbo relativamente a Marco Rondinara. Secondo l’avvocato Marco Rondinara non ha mai preso parte a nessuna rapina, non c’è nessun tipo di riscontro e soprattutto in quattro anni non è mai uscita fuori una intercettazione che lo riguardasse. Secondo la difesa non c’è stato nessun riscontro e neanche c’è stata mai la possibilità di risalire a questa pistola.
Per l’avvocato Migliori, invece, sarebbe poco credibile che una persona arrivi in aereo da Madrid a Milano e poi in treno fino a Roma trasportando due chili di droga e su questo viaggio non sarebbe stato fatto nessun riscontro. Così come, sempre secondo la difesa, l’attività del Navarro sarebbe non assolutamente comprovata ma dedotta da una intercettazione.
Gli avvocati hanno chiesto per i tre imputati l’assoluzione per insussistenza di prove. Le udienze riprenderanno il 9 ottobre alle ore 9,30 con le altre arringhe degli avvocati difensori, tra cui anche quello di Madaffari Bruno.