Oltre quattro ore sono servite all’avvocato Luca Cianferoni, difensore di Madaffari Bruno per smontare la tesi del PM Musarò accusato di 416 bis nel processo Tritone.
Intanto va detto chi è l’avvocato Luca Cianferoni?
Luca Cianferoni è tra i più famosi avvocati che ci siano in Italia. Un esperto del diritto (in molti lo chiamano “il principe del Foro”) per lunghi anni ha difeso il capo dei capi Totò Riina e altri mafiosi e un testimone che ha raccolto carte e testimonianze preziose dei più importanti processi di mafia e di n’drangheta.
Un vero principe del foro che in quattro ore ha ricostruito e messo in fila la storia della n’drangheta in Italia, spaziando tra i vari processi che si sono svolti o si stanno svolgendo nei vari tribunali in Italia.
La lunga requisitoria ha portato l’avvocato Cianferoni a chiedere l’assoluzione di Bruno Madaffari dall’associazione di stampo mafioso e dai reati collegati al 416 bis.
Ma l’avvocato Cianferoni ha contestato alla Procura le modalità con le quali sono state acquisite le intercettazioni. “Non ci sono i decreti attuativi di queste intercettazioni, perché se sono state realizzate attraverso i server di Napoli non sono utilizzabili. Abbiamo chiesto gli atti ma ad oggi non li abbiamo avuti, faremo una richiesta urgente. Se per le intercettazioni realizzate con i trojan sono stati usati i server di Napoli questo processo è carta straccia” Ha dichiarato nella sua arringa difensiva.
Ha anche aggiunto che Bruno Madaffari non poteva essere a capo di una locale perché “lo dice Bellomo negli atti non sapeva e non conosceva i figli di Madaffari, sapeva che si occupavano di spaccio di droga ma non li conosce e quindi non possono essere degli n’dranghetisti”. Ha precisato l’avvocato difensore di Bruno Madaffari.
Il quale non ha risparmiato neanche i politici chiamati in causa in questo processo. “Madaffari ha un problema con la bolletta di Acqualatina e si rivolge ai politici, se possiamo chiamarli politici questi qua. Siamo passati da Andreotti e Craxi a questi rubagalline vergognosi. Volete intervenire sulle elezioni di Anzio e Nettuno (rivolto alla Procura ndr) con questi sindaci da due lire che non hanno neanche letto Manzoni e li fanno pure sindaci” Ha detto l’avvocato Cianferoni.
Un passaggio forte che tenta di sminuire la figura di Bruno Madaffari e quelle vicinanze con la politica, sminuendo anche i politici locali al limite del ridicolo, per tentare di fare assolvere il suo cliente. Una linea difensiva che ci sta tutta anche per le capacità, non solo oratorie, dell’avvocato Cianferoni.
Quindi nessun 416 bis, nessun reato associativo, solo malavita locale che non era in grado neanche di concludere un acquisto di droga, come ha sottolineato l’avvocato Cianferoni, nella sua ricostruzione di oltre 4 ore.
Il Processo Tritone riprenderà il 14 ottobre alle 9,30 con le requisitorie degli altri avvocati difensori degli imputati coinvolti in questo processo, per il quale vale la pena ricordare la metà ha scelto il rito abbreviato.