Questa mattina, presso l’Aula Penale del Tribunale di Velletri, è stato letto il dispositivo della sentenza del Processo Tritone, uno dei procedimenti più rilevanti condotti dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma. Il processo ha coinvolto circa 70 imputati, con un filone specifico che ha interessato 20 di essi per reati gravi come infiltrazioni criminali, associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di droga, uso e detenzione di armi, concussione e minacce.
Il Processo Tritone si è concentrato in particolare su una cosca di origine calabrese attiva nei territori di Anzio e Nettuno. Due anni fa, l’indagine aveva portato all’emissione di 78 ordinanze di arresto. Nel filone del Tribunale di Velletri, i principali imputati, ritenuti capi della cosca, hanno ricevuto condanne pesanti, con pene che arrivano a 28 e 20 anni di reclusione.
Non sono mancati sconti di pena, come nel caso di due carabinieri accusati di favoreggiamento e associazione a delinquere, che hanno visto ridotta significativamente la loro condanna. Inoltre, sono state registrate anche alcune assoluzioni.
Il collegio giudicante, presieduto dalla magistrata Silvia Artuso, era composto da tre giudici: Silvia Artuso, Eleonora Panzironi e Fabrizio Basei. Ha partecipato alle udienze anche il Pubblico Ministero Giovanni Musarò, responsabile delle indagini.
La sentenza completa del Processo Tritone sarà depositata presso il Tribunale di Velletri entro 90 giorni.
Condanne più Severe per i Vertici Mafiosi
La pena più alta, 28 anni di reclusione, è stata inflitta a Giacomo Madaffari, considerato il leader della cosca calabrese operante su Anzio e Nettuno. Altri imputati di spicco includono:
- Davide Perronace: 20 anni di reclusione
- Gabriele Perronace: 12 anni e 8 mesi
- Claudio Lucifero: 12 anni e 6 mesi
Le Condanne Intermedie e Lievi
Oltre ai vertici, numerosi altri imputati hanno ricevuto pene significative, tra cui:
- Casto Navarro: 7 anni e 6 mesi
- Bruno Madaffari: 6 anni
- Hristov Anguel Kotov: 6 anni e 6 mesi
- Alessandro Glorioso: 5 anni e 6 mesi
Condanne minori sono state inflitte a imputati per reati collaterali, come associazione a delinquere e favoreggiamento. Alcuni esempi includono:
- Manuel Gubitoso e Fabrizio De Velis: 2 anni e 6 mesi ciascuno
- Carmine Dell’Unto e Mauro Rondinara: 1 anno e 6 mesi ciascuno
- Nicola Chiriacò e Francesco Fiorino: 8 mesi di arresto.
Assoluzioni e Sconti di Pena
Non tutti gli imputati sono stati condannati: Simone Massidda e Mario Tedesco sono stati assolti perché i reati loro attribuiti non sussistevano. Inoltre, alcuni imputati, come due carabinieri coinvolti per favoreggiamento, hanno ottenuto significativi sconti di pena.