Tra ottobre e novembre torneranno in scena le performance del Rètina project organizzato dal collettivo Urban Art Lab di Velletri e cresce l’attesa tra i tanti giovani che hanno preso parte all’esperienza messa in scena a lulgio.
È trascorso poco più di un mese dal primo appuntamento, presso il CREA – VE (ex Cantina Sperimentale) di Velletri, del Rètina Project: un’iniziativa artistica dedicata alla riqualificazione degli spazi urbani locali.
Questo ambizioso progetto, sviluppato dal collettivo Urban Art Lab e reso possibile grazie alla collaborazione con Amaita Intercultura e ai fondi del bando europeo Erasmus +KA154, prevede la realizzazione di due performance audiovisive e di un workshop di architettura. Le performance mirano a creare ambienti unici in cui suoni, immagini e movimenti si fondono per offrire esperienze sensoriali immersive, mentre il workshop si propone come un’occasione per esplorare nuove modalità di progettazione urbana.
L’evento inaugurale, intitolato Through the AIcon, ha avuto luogo lo scorso 27 luglio e ha esplorato l’impiego dell’intelligenza artificiale come strumento artistico e cognitivo, dando vita a un ecosistema autopoietico dove intelligenze umane e non umane si intrecciano e si influenzano reciprocamente. Per tutto il pomeriggio, dalle 16 alle 20, l’ex Cantina Sperimentale ha ospitato una performance-installazione innovativa che ha attirato un pubblico numeroso.
Il percorso dei visitatori iniziava all’ingresso della struttura, proseguiva lungo un sentiero che ospitava un’opera di Sergio Gotti riproducente la configurazione geometrica dello spazio dell’esibizione, e culminava in un imponente monolite, posto al centro di un’area quadrangolare incorniciata dall’erba incolta. Cuore pulsante della performance, il monolite mostrava sulle sue quattro facce immagini generate dall’intelligenza artificiale. Intorno ad esso, gli artisti Sara Federico e Paolo Pane e gli artigiani Adriano Scenna e Leonardo Laurenti, hanno reinterpretato queste stesse immagini attraverso i loro strumenti artistici, cercando di risolvere l’enigma creativo generato dalla macchina nelle loro opere.
A fare da cornice sonora, Daniele Baroni e Gianfranco Federico, musicisti e co-fondatori di Urban Art Lab, hanno composto una suite sonora unica nel suo genere, la quale non solo rifletteva l’essenza estetica della performance, ma veniva anche modulata in tempo reale da algoritmi che traducevano alcuni tratti delle immagini in suoni. Le quattro fonti sonore, posizionate dietro le postazioni degli artisti, si evolvevano continuamente, creando un ambiente sonoro in perfetta armonia con la componente visiva.
L’evento si è concluso con un suggestivo requiem musicale, segnando la fine del processo creativo e la “morte” temporanea di un ecosistema che sarà presto rianimato attraverso il riutilizzo delle opere prodotte, garantendo così una certa continuità al progetto. Through the AIcon, un ibrido tra installazione, performance e happening, ha rappresentato un intervento significativo nella riqualificazione urbana, trasformando il CREA-VE di Velletri in un crocevia di creatività e innovazione. Oltre a costituire un itinerario estetico e sensoriale, l’evento ha propiziato la riflessione sull’uso dell’intelligenza artificiale nell’arte contemporanea. La sinergia tra tecnologia, natura e creatività ha aperto nuove prospettive concettuali, invitando i partecipanti ad esplorare l’intricato nodo di relazioni che le connette.
a cura di Dario Antonelli e Leonardo Andreozzi