La STR92 società di Fontana Liri ha visto sospendere l’appalto con RFI e Trenitalia per la manutenzione. Sarebbe stato un addetto dell’azienda ciociara a causare il black-out elettrico che ha paralizzato la linea ferroviaria mercoledì gettando nel panico centinaia di miglia adi viaggiatori.
L’Italia divisa in due per colpa di un chiodo piantato male e che avrebbe reciso un cavo elettrico, tale da mandare in tilt il traffico ferrivoairio nazionale. Questa la giustificazione resa dal Ministro dei Trasporti Salvini, nelle ore successive al trambusto generatosi per questo incidente lavorativo.
I vertici dell’azienda ciociara però vogliano andare a fondo a questa vicenda per capire cosa effettivamente sia successo.
Il black-out elettrico ed informatico ha lasciato a terra centinaia di treni, dai regionali, alle frecce e le ripercussioni dei ritardi e delle cancellazioni si sono avute fino a sera. Tra questi anche tanti pendolari che dal capoluogo ciociaro e da Cassino si recano quotidianamente per lavoro nella Capitale.
Anche la Polfer ha chiesto a RFI e Trenitalia le relazioni sull’accaduto. Cause tutte da verificare. Infatti come è possibile che un guasto simile abbia paralizzato l’Italia. Possibile che non ci sia un sistema parallelo in grado di intervenire in sostituzione? Non esiste una alimentazione d’emergenza? Come mai ci sono volute due ore per individuare il guasto? La “Str92”, intanto è stata sospesa da ogni rapporto con Rfi per questo chiodo, quando forse il problema non è solo un chiodo, visto i continui e ripetuti disservizi che si verificano quotidianamente, sia sulla rete regionale che su quella nazionale