Approfittando dell’abito talare, un salesiano entrava e usciva dal carcere di Velletri, indisturbato. Ma non dispensava solo preghiere e indulgenze. Nel suo borsone, all’interno di prodotti per l’igiene personale, che distribuiva ai detenuti, nascondeva dosi di hashish e di cocaina.
Dopo una lunga attività di indagine, il salesiano, don. Maurizio Verlezza è stato tratto in arresto.
Da un anno e mezzo era diventato il parroco del carcere di Velletri e da tre anni era il direttore dello storico istituto dei Salesiani di Genzano.
Alcuni mesi fa, tra l’altro, il sacerdote aveva partecipato a Genzano, al cinema Cynthianum ad un convegno, alla presenza di don Luigi Ciotti, parlando di aiuto ai ragazzi vittime di droga.
Una sorta di dottor jekyll e mister hyde in abito talare.
Nel borsone al suo interno sono state rinvenute tra hashish e cocaina poco più di un chilo e duecento grammi di droga e sei telefoni cellulari.
Nella perquisizione presso il suo domicilio, gli investigatori hanno anche trovato la somma di 20 mila euro in contanti di cui si dovrà chiarire la provenienza.
Per il salesiano con il vizietto dello spaccio si sono aperte così le porte del carcere di Velletri ma per diventarne un detenuto.
L’arresto è stato convalidato dalla Procura di Velletri che sta ora indagando per capire dove si rifornisse di droga il salesiano, la provenienza dei 20 mila euro in contanti ritrovati nell’abitazione del sacerdote e non si escludono sviluppi in questa vicenda.