Carlo Tavares si è dimesso da Amministratore delegato di Stellantis, dopo il crollo dei profitti e delle vendite negli Stati Uniti.
Il cda del gruppo automobilistico ha accettato le dimissioni del top manager con effetto immediato. L’azienda aveva già dichiarato a ottobre di aver avviato un processo per trovare un successore a Tavares. La decisione è maturata anche per una serie di divergenze tra l’Ad e il CdA del colosso automobilistico.
“Il processo per la nomina di un nuovo ad permanente è già in corso, gestito da un Comitato Speciale del Consiglio – informa una nota di Stellantis – e si concluderà entro la prima metà del 2025. Nel frattempo, verrà istituito un nuovo Comitato Esecutivo presieduto da John Elkann che assumerà le funzioni prima in capo a Tavares.”
Gli azionisti di Stellantis infatti sono Exor con il 23% dei diritti di voto (14,3% di azioni), Peugeot Invest con l’11% (7,1%) e lo stato francese attraverso Bpi con il 9,6% (6,1%).
Il gruppo, sempre nella nota, conferma le linee guida presentate alla comunità finanziaria il 31 ottobre 2024 in relazione ai risultati dell’intero anno 2024.
“Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro nuovo Comitato Esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo ad. Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della Società nell’interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders” Ha detto John Elkann.
Nel terzo trimestre 2024 Stellantis ha visto calare del 27% i ricavi, a 33 miliardi di euro, principalmente a causa di un calo delle consegne e di un mix sfavorevole, nonché dell’impatto dei prezzi e dei cambi.
Le consegne consolidate, come era stato anticipato, sono state pari a 1,148 milioni di unità, in calo di 279.000 unità, ovvero del 20% in meno rispetto all’anno precedente.
I problemi si registrano sulle due sponde dell’Atlantico: -17% in Europa e -36% in Nord America.
A tutto ciò si aggiunge anche la rescissione del contratto con Trasnova che scadrà a fine dicembre e che vedrà centinaia di lavoratori licenziati negli stabilimenti di Mirafiori, Cassino, Pomigliano e Melfi.
Il Sindacato ha richiesto tavoli urgenti e azioni concrete per salvaguardare l’occupazione, ma la disdetta dell’appalto Trasnova, che è la società che movimenta le macchine dagli stabilimenti agli autosaloni, non è certo una buona notizia. Una azione che potrebbe prefigurare il disimpegno del gruppo Stellantis dagli stabilimenti italiani.