Fornivano oppio ai braccianti immigrati per alleviare la fatica del lavoro nei campi, ne favorivano l’ingresso clandestino sul suolo italiano.
La Guardia di Finanza ha svolto una indagine accurata che ha portato ad una inchiesta che ha visto emettere dal GIP del Tribunale di Velletri, un’ordinanza di custodia cautelare , su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di cinque soggetti (3 in carcere e 2 ai domiciliari), accusati a vario titolo delle ipotesi di reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, corruzione e traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Pomezia hanno permesso di ricostruire ruoli e modus operandi di un sodalizio – facente capo a soggetti di nazionalità indiana e con proiezione ad Ardea, Anzio e Nettuno – che, grazie alla collaborazione di un dipendente pubblico e ai contatti procurati da una rete di procacciatori, aveva fatto regolarizzare sul territorio nazionale oltre 500 extracomunitari non aventi diritto, occupandosi della predisposizione della documentazione utile all’avvio e alla definizione della procedura amministrativa con pacchetti personalizzati “chiavi in mano”.
Le tariffe del servizio oscillavano dai 300 ai 5.000 euro, a seconda della tipologia di domanda da avanzare agli uffici pubblici.
L’organizzazione, inoltre, riforniva gli immigrati impiegati nei campi dell’Agro Pontino con dosi di stupefacenti in grado di alleviarne le fatiche, come emerso del corso degli approfondimenti, che hanno portato al sequestro di circa 90 chilogrammi di bulbi di papavero da oppio.
Un fenomeno quello dell’oppio spacciato nei campi tra i braccianti agricoli, di cui si era già occupato tempo fa Marco Omizzolo, ricercatore e sociologo da anni impegnato contro lo sfruttamento dei braccianti agricoli dell’agro pontino.
Complessivamente sono indagate 25 persone, per le quali, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.
L’attività investigativa si inquadra nella più ampia azione posta in essere dalla Guardia di Finanza di Roma e dall’Autorità Giudiziaria veliterna a tutela della legalità della Pubblica Amministrazione e a contrato dei traffici illeciti.