Un recente episodio di violenza ha messo in allarme la provincia di Frosinone. “La sparatoria avvenuta nello Shake Bar di Frosinone desta allarme e preoccupazione sia per le modalità di esecuzione che per il grado di radicamento dei sodalizi criminali albanesi nella provincia di Frosinone. Un plauso agli investigatori della Questura di Frosinone per la celerità con la quale a distanza di poche ore stanno chiarendo il contesto e i responsabili della sparatoria”. Lo dichiara, in una nota, Giampiero Cioffredi, coordinatore Libera Lazio.
“Con fiducia aspettiamo che venga chiarito il movente – aggiunge – ma non possiamo non rappresentare che nell’intero territorio della provincia di Frosinone il traffico di stupefacenti continua a rappresentare la più importante attività per la criminalità organizzata, con un ruolo non secondario riconducibile ad organizzazioni criminali albanesi”.
Gli ultimi 10 anni
“Negli ultimi 10 anni – spiega Cioffredi – tante sono state le inchieste nel frusinate e le sentenze che hanno coinvolto sodalizi albanesi nello spaccio di droga e nella prostituzione. Facciamo un appello di maggiore corresponsabilità ai cittadini e soprattutto agli amministratori locali a non delegare il contrasto alla criminalità organizzata alle Forze di Polizia e alla Magistratura verso i quali nutriamo sentimenti di fiducia e gratitudine. È necessario rinforzare e riattivare tutti gli anticorpi sociali e culturali di cui questo territorio è certamente capace. Per questo motivo Libera ha scelto Roma, Lazio come piazza principale del prossimo 21 marzo per la XXIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie con un corteo con partenza da Piazza Esquilino e arrivo a Circo Massimo dove saranno letti i nomi delle 1081 vittime innocenti delle mafie”.
Tra le iniziative in programma per il 21 marzo, lunedì 11 marzo alle 17.30 presso la sede di Libera in via Stamira a Roma, si terrà la presentazione del libro “Sapevamo già tutto” di e con Giuseppe Governale, intervistato da Fabrizio Feo, giornalista del Tg3. Il libro offre una lucida e appassionata ricostruzione della lotta alla criminalità organizzata, evidenziando le vulnerabilità e gli aspetti culturali che alimentano le mafie, e rilanciando con passione l’impegno del Paese e dei suoi cittadini contro uno dei suoi nemici più insidiosi.