La Fraternità del Monastero di San Magno rappresenta da anni un’oasi di pace, spiritualità e riflessione. Immerso nella bellezza naturale dei colli di Fondi, il monastero accoglie anime alla ricerca di un legame più profondo con il sé e con il divino, offrendo uno spazio dove la contemplazione, la preghiera e l’arte si fondono in un unico cammino di crescita interiore .
In questo luogo, la spiritualità non è solo un concetto astratto, ma un’esperienza tangibile che coinvolge corpo, mente e anima. Negli ultimi mesi, il monastero è stato teatro di incontri di grande rilevanza, non solo religiosa, ma anche culturale e artistica.
A sottolineare il profondo legame tra anima e luogo, il poeta e filosofo Marco Guzzi, intervenuto nei mesi scorsi, ha espresso riflessioni illuminanti sull’ordine poetico ed estetico che permea il Monastero di San Magno. Secondo Guzzi, “i luoghi hanno un’anima” e quella del monastero è protetta da un ordine così profondo da apportare benefici non solo alla psiche, ma anche al corpo. Parole che hanno trovato eco nella straordinaria serata di ieri, un evento che ha visto protagonista Simone Cristicchi
Una serata indimenticabile con Simone Cristicchi
Ieri sera, il Monastero di San Magno ha ospitato Simone Cristicchi, che ha presentato il suo nuovo album Dalle tenebre alla luce .
Le parole di Don Francesco Fiorillo, custode di questo luogo, hanno accompagnato l’evento e reso ancora più significativo il momento: “L’ amicizia si genera e si rigenera quando le tenebre e la luce si mescolano. Due amici ricercatori di bellezza, artigiani d’umanità. Io piccolo prete, Simone grande artista”. Un’amicizia costruita sulla condivisione di valori profondi e sulla ricerca comune di quella bellezza che, come Cristicchi ci insegna, è amore puro, disarmante e rigenerante, una forza capace di illuminare anche le parti più oscure dell’esistenza umana.
Il Monastero di San Magno, un faro di spiritualità e arte
La serata con Cristicchi è solo l’ultimo di una serie di eventi che testimoniano come il Monastero di San Magno sia diventato un punto di riferimento non solo per la preghiera e la riflessione, ma anche per l’arte e la cultura. La combinazione di bellezza estetica, spiritualità e incontri artistici crea un ambiente unico, dove ogni esperienza diventa un’opportunità di crescita personale e collettiva
Questo luogo, con il suo ordine poetico ed estetico, continua ad attrarre personalità di spicco, non solo del mondo religioso, ma anche di quello culturale e artistico. Eventi come quello di ieri sera testimoniano la capacità del monastero di fondere spiritualità e arte in un dialogo profondo e significativo, capace di parlare direttamente all’anima di chiunque vi partecipi.
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