Stellantis e i sindacati hanno recentemente firmato un accordo quadro che stabilisce le modalità di individuazione e i trattamenti economici per i lavoratori che desiderano risolvere il loro rapporto di lavoro. L’accordo riguarda i dipendenti che stanno per raggiungere i requisiti per la pensione o che desiderano intraprendere nuovi percorsi professionali. Questi lavoratori riceveranno un conguaglio economico di circa 60 mila euro.
L’obiettivo dell’accordo è “definire il quadro di riferimento per le intese che saranno realizzate nelle prossime settimane nelle diverse realtà aziendali finalizzate ad adeguare i livelli occupazionali ai cambiamenti dei processi aziendali proponendo ai lavoratori soluzioni condivise”. Nello stabilimento di Piedimonte San Germano di Cassino si parla di un buon numero di esuberi con il passaggio all’elettrico
Gli investimenti recenti
Stellantis ha ribadito “la centralità dell’Italia nell’ambito delle sue attività globali” e ha citato gli investimenti per diversi miliardi di euro fatti recentemente nelle attività italiane per nuovi prodotti e siti produttivi, tra cui la Gigafactory di Termoli e le piattaforme Stla Medium e Stla Large rispettivamente a Melfi e Cassino.
A Torino, in particolare, con un investimento di circa 240 milioni di euro esclusi quelli per il manufacturing, sono stati realizzati il Battery Technology Center, lo stabilimento per la produzione del cambio elettrificato eDCT, il grEEn Campus e l’Hub di Economia Circolare SustainERA nell’ambito del piano Mirafiori Automotive Park 2030.
Il rifiuto della Fiom
Tuttavia, la Fiom non ha firmato l’accordo con Stellantis per le dimissioni incentivizzate. Samuele Lodi, segretario nazionale e responsabile settore mobilità, e Maurizio Oreggia, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, hanno precisato: “Si prosegue nell’azione di svuotamento degli stabilimenti Stellantis, un pessimo segnale se considerato che queste uscite non sono compensate con l’assunzione di giovani, che darebbero un’importante prospettiva per il futuro”.
Stellantis, casa madre di Chrysler, sta licenziando circa 400 dipendenti negli Stati Uniti, principalmente nelle divisioni software e ingegneria. Questa mossa è l’ultima di una serie di tagli da parte dell’azienda automobilistica mentre lavora per introdurre i suoi primi veicoli elettrici negli Stati Uniti. Stellantis ha confermato in una nota che prevede di ridurre le proprie organizzazioni di ingegneria, tecnologia e software di circa il 2% negli Stati Uniti. In totale, questa cifra equivale a circa 400 dipendenti.