Come non bastassero i danni che l’AD di Stellantis ha prodotto, insieme al management, sembra che la decisione presa dagli azionisti di riferimento sia quella di interrompere anticipatamente il rapporto fiduciario.
Carlos Antunes Tavares, quindi si dovrebbe dimettere entro la fine dell’anno invece che nel 2026 a scadenza naturale del suo mandato. Poco male potremmo dire e invece ci sarebbe da dirne quanto il rosario, perché Tavares dovrebbe percepire come “buona uscita” la modica cifra di 100 milioni di euro.
Un vero schiaffo in faccia alle migliaia di lavoratori che si trovano in cassa integrazione, in contratto di solidarietà o che addirittura il posto di lavoro lo hanno perso.
Voci molto vicine al mondo della vecchia Fiat hanno riferito al quotidiano economico Affaritaliani.it che Tavares potrebbe lasciare già entro fine anno, con una buonuscita da capogiro di circa 100 milioni di euro.
Potrebbe bastare? Affatto. Si sta valutando anche una liquidazione “extra” sotto forma di azioni o una partecipazione in Maserati, il marchio di lusso del gruppo, per garantire un’uscita ancora più dorata. Insomma, una exit strategy di tutto rispetto, perfettamente in linea con il compenso che il manager portoghese ha ricevuto finora: solo nel 2023 ha portato a casa 23,5 milioni di euro.
Tutti questi soldi per far tracollare Stellantis, mettere a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro, mandare in caduta libera le azioni.
Per ora si tratterebbe solo di voci, ma che a breve potrebbero prendere corpo e se confermate sarebbero un vero schiaffo ai lavoratori.
Intanto sul versante produttivo permane il clima di grande incertezza, di preoccupazione. Il Sindaco di Cassino ha chiesto un incontro con il Ministro Urso, mentre negli stabilimenti la tensione resta alta.