Arriva la tredicesima, ma per molti è già impegnata o spesa. I primi a riceverla saranno i pensionati. Da lunedì, infatti, verrà accreditata sul conto corrente o potrà essere ritirata in contanti presso gli uffici delle Poste. Nelle settimane successive e, comunque, entro Natale, la riceveranno anche i dipendenti pubblici e quelli privati.
Stiamo parlando della tredicesima mensilità che quest’anno, secondo le stime elaborate dall’Ufficio studi della CGIA, verrà pagata a 35,7 milioni di italiani che, al netto delle imposte, riceveranno 44,8 miliardi di euro.
A rallegrarsi per la gratifica natalizia, però, non saranno solo i pensionati, gli operai e gli impiegati, ma anche il fisco che beneficerà di 14,5 miliardi di gettito Irpef. Pertanto, al lordo delle tasse, l’Inps, le Amministrazioni pubbliche e gli imprenditori privati dovranno erogare per questa mensilità aggiuntiva complessivamente 59,3 miliardi di euro.
In arrivo anche il bonus di Natale
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) stima in 4,6 milioni i lavoratori dipendenti che, oltre alla tredicesima, nelle prossime settimane percepiranno anche il bonus di Natale di 100 euro netti. La cosiddetta mancetta del governo Meloni.
Questa novità, introdotta quest’anno dal governo Meloni, interessa solo i lavoratori con redditi medio-bassi ed è riservata solo a chi ha un reddito complessivo non superiore a 28mila euro e la presenza di almeno un figlio a carico.
Allo stesso tempo, non bisogna essere incapienti, ossia avere un’imposta lorda su redditi di lavoro dipendente il cui importo sia superiore alle detrazioni (da lavoro) spettanti.
Ancorché non sia una novità, sempre a dicembre e assieme alla tredicesima mensilità, alcuni pensionati riceveranno anch’essi un bonus di Natale pari a 154,94 euro.
Questo aiuto, destinato agli anziani che, in linea di massima, percepiscono un trattamento pensionistico non superiore all’importo minimo, interesserà circa 400.000 persone. Il
contributo verrà erogato dall’Inps in modo automatico, senza bisogno di presentare alcuna domanda.
Per i doni spenderemo un miliardo in meno
Visto l’andamento dei consumi delle famiglie registrato nella prima parte dell’anno, l’Ufficio studi della CGIA stima che l’ammontare complessivo della spesa destinata ai regali si riduca, rispetto allo scorso Natale, di 1 miliardo, scendendo a quota 10 miliardi (-9 per cento).
Un importo che rispetto a 10 anni fa è ridotto di un terzo. Come mai? In primo luogo perché tantissimi italiani, approfittando del Black Friday, anticipano sempre più spesso a novembre l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero.
In secondo luogo perché in questi ultimi anni le famiglie hanno diminuito il budget destinato alle spese “accessorie” e ciò ha comportato una conseguente flessione della propensione a fare
i regali nel periodo natalizio.
I dati sulle tredicesime delle provincie del Lazio
La provincia d’Italia che presenta il più alto numero di beneficiari della tredicesima mensilità è quella di Roma: tra lavoratori dipendenti e pensionati, le persone interessate saranno 2,71 milioni, di cui 1.023.804 pensionati e 1.690.340 lavoratori attivi.
A seguire la provincia di Latina con 299.824 beneficiari della tredicesima mensilità, di cui 146.172 pensionati e 153.652 lavoratori attivi.
Viene poi la provincia di Frosinone nella cui provincia arriverà la gratifica natalizia per 247.057 persone di cui 123.078 pensionati e 123.979 lavoratori attivi. Da notare come la differenza sia minima tra pensionati e lavoratori attivi.
Nella provincia di Viterbo a ricevere la tredicesima saranno 162.005 persone di cui 87.222 pensionati e 74.783 lavoratori attivi.
A chiudere la classifica delle tredicesime c’è Rieti che spetterà a 81.599, di cui 44.993 pensionati e 36.606 lavoratori attivi.