Siamo ben lontani dalle conferenze stampa di Mourinho e Sarri. Le polemiche, la lotta psicologica per caricare l’ambiente e condizionare l’avversario e le frasi ad effetto erano il loro marchio di fabbrica. Entrambi maestri, in modo antitetico, della comunicazione. Mai banali, spesso contro corrente. Per Mourinho i derby sono stati più belli nelle conferenze stampa che in campo. Per Sarri qualche gioia in più. Ma alla fine il risultato è stato lo stesso. Nessuno dei due è arrivato a giocarsi l’ultimo, di questa complessa stagione.
De Rossi e Tudor hanno scelto invece il profilo basso. Anzi tra di loro ci sono state vere e proprie parole al miele. Nessuna polemica. Non che non siano coscienti dell’importanza della partita, anzi, ma sanno bene che l’ambiente romano ha bisogno di equilibrio, soprattutto ora.
La stima tra i due è reciproca e non hanno avuto problemi ad esternarla. Il primo a parlare è stato De Rossi che su Tudor si è espresso così: “Siamo entrambi subentrati e senza tantissimo tempo, allenamenti ne abbiamo fatti pochi, lui meno di me. Ho stima di Igor, è un allenatore importante, ha un’idea precisa sulla corrente di Gasperini. È uno intelligente, sa adattarsi alla squadra che ha trovato, è sicuramente uno che stimo e con cui ho un buon rapporto.”
Dopo qualche ora l’allenatore della Lazio ha replicato in questo modo: “Ho visto le partite della Roma, oggi è una squadra diversa dalla precedente, con un’idea giusta per i giocatori che ci sono, c’è qualità nel loro gioco. Ha fatto un buon lavoro De Rossi, devo ammetterlo, sarà molto difficile, la gara la prevedo con due squadre con le loro caratteristiche che sono diverse, ma hanno aspetti simili. Vogliono entrambe mantenere il possesso palla, spero che le persone allo stadio si divertano. De Rossi ha dei valori, non lo conosco bene ma da esterno mi sembrano quelli giusti, è un buon inizio di carriera il suo.”
Il clima in panchina sembra disteso, anche se il derby porta sempre una grande dose di adrenalina, difficile da gestire. Con troppa si rischia di strafare, con poca di soccombere facilmente.
Lo sa bene De Rossi che ha spiegato come negli anni di calciatore abbia imparato a gestire la tensione: “Oggi mi sento tranquillo nell’affrontare una gara così bella. I ragazzi la stanno approcciando bene, lavorano forte. Cerchiamo di dare equilibrio, la carichiamo il giusto senza andare troppo oltre”.
Anche Tudor sa bene che la gestione della tensione è fondamentale in queste partite e precisa che il derby “Va vissuto in maniere piacevole, è giusto l’antagonismo, ma serve rispetto per gli avversari. Questo per me è il derby, restare sempre nel giusto e forzare la bellezza di questo sport che è il calcio.”
Da calciatori, Tudor e De Rossi, erano sempre pronti alla battaglia, mai un passo indietro quando c’era da metterci il cuore e un tackle cattivo. Con il passare del tempo, senza aver letto Plutarco, hanno scoperto l’arte della calma: “Ciascuno di noi ha in sé gli scrigni della serenità dell’anima e dell’inquietudine, e proprio la diversità degli stati d’animo dimostra che i vasi del bene e del male non giacciono sulla soglia di Zeus ma nella nostra anima.”
I vasi del bene e del male sono però comunicanti e saranno di certo condizionati dall’arena infuocata dello Stadio Olimpico. Chi saprà gestire meglio la calma riuscirà a portare a casa il risultato.
Probabili formazioni
Roma: (4-3-3)
Svilar; Celik, Mancini, Llorente, Spinazzola; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy. All. D. De Rossi.
Lazio (3-4-2-1)
Mandas; Patric, Romagnoli, Gila; Marusic, Guendouzi, Cataldi, Felipe Anderson; Kamada, Luis Alberto; Immobile. All. Tudor