Lo avevamo detto anche noi qualche giorno fa. Poi la smentita di Lotito, ma sembrava, ai più attenti, solo una frase di circostanza per allontanare le polemiche e scaricare le responsabilità della separazione sull’allenatore croato.
Oggi il noto giornalista Fabrizio Romano ha scritto, sul suo profilo X, che la separazione è certa. Troppo evidenti le distanze tra la società e l’ormai ex allenatore della Lazio.
Tudor chiedeva una rivoluzione quasi totale della rosa, una richiesta irricevibile per il DS Fabiani e il Presidente Lotito, che non vogliono ammettere, neanche parzialmente, gli errori commessi in fase di mercato nella passata stagione.
La Lazio ha una rosa un po’ avanti con l’età, tra le più alte in Europa, e complice un modulo di gioco che mal si adatta ai calciatori, Tudor aveva chiesto cessioni eccellenti, tra tutte quelle di Romagnoli, Luis Alberto, Cataldi. Poi ci sono i nuovi che non hanno convinto, come Isaksen e Castellanos ed infine i dissapori mai sanati con Guendouzi, il migliore della stagione appena passata. Tutto ciò non poteva che finire con l’allontanamento di Tudor.
Ora bisognerà capire come intende procedere il duo Lotito-Fabiani. Klose, come abbiamo scritto anche noi, sembrava in rampa di lancio. Poche pretese sul mercato, ingaggio basso e amore con la tifoseria, sembrano essere tutti aspetti che coincidono con il profilo del tedesco.
In queste ore invece i nomi caldi sarebbero quelli di Marco Baroni, fresco di salvezza miracolosa con l’Hellas Verona e Sergio Conceicao, che dopo aver lasciato il Porto sembrava diretto verso Marsiglia ma si è preso qualche ora di riflessione per capire meglio cosa succede a Formello. L’idea dovrebbe intrigarlo molto, non ha mai nascosto l’amore per la Lazio e sarebbe comunque un bel trampolino di lancio per la sua carriera.
Si è anche parlato di un clamoroso ritorno di Sarri, ma sembra una pista assai difficile. Perché la stessa rosa non apprezzata da Tudor è stata ampiamente criticata dal tecnico toscano. Per convincere il Comandante a tornare al timone non basteranno le solite scialuppe di salvataggio, ma un equipaggio di alto profilo.
Più defilati i nomi di Tommaso Rocchi, per lui un doppio salto dalle giovanili alla prima squadra senza neanche passare per la primavera, o il ritorno di Pioli in cerca di una panchina dopo anni comunque positivi a Milano. Infine, il sogno proibito, quello di Massimiliano Allegri, ma l’ingaggio mostruoso e le richieste di mercato non alla portata dei bilanci della Lazio e della mentalità del suo Presidente, rendono la pista davvero poco credibile.
I tifosi accoglierebbero a braccia aperte anche Alessandro Nesta. Il suo ritorno sarebbe la chiusura del cerchio. Nessun laziale dimentica la fascia da capitano, le tante vittorie e quella separazione forzata, con la cessione al Milan, per provare a ripianare i debiti di una una Lazio in piena crisi finanziaria.
Ne vedremo delle belle nelle prossime ore, con il tifo biancoceleste sempre in subbuglio, con picchi di entusiasmo e cadute rovinose. Chissà se i tifosi potranno sognare in grande, oppure dovranno accontentarsi di un anno di transizione?