Ormai ci siamo, dopo una lunga e laboriosa organizzazione è pronto il programma dell’ XI edizione del Velletri Wine Festival “Nicola Ferri”, che verrà presentato alla città e alla stampa sabato 14 Settembre alle ore 18.00 presso la Sala “Marcello De Rossi” del Polo Espositivo Juana Romani.
Sarà una serata durante la quale conosceremo i nomi dei premiati con la Pallade d’argento e con il premio Pallade Veliterna speciale. Nella stessa occasione saranno resi noti i nomi degli insigniti dell’Ordine Veliterno della Stera.
Nel 2013 Alessandro Filippi da poco presidente del Circolo Artistico La Pallade Veliterna ebbe l’idea di creare una manifestazione che potesse legare l’arte, il vino, la tradizione e la cultura contadina cittadina. Nasce così il Velletri Wine Festival progetto sposato in pieno dall’allora assessore all’agricoltura del comune di Velletri Orlando Pocci e dall’allora consigliere comunale Romina Trenta, desiderio comune fu quello di intitolarlo all’architetto Nicola Ferri.
Nicola Ferri, originario di Ortona, fu assessore all’agricoltura della giunta del Sindaco Valerio Ciafrei, in questa veste rilanciò la festa dell’Uva e del Vino, ormai da troppo tempo sopita, sorprendendo l’intera città, era il 1995, attraverso l’istituzione del Palio delle Decarcie e attraverso la promozione dei gemellaggi con alcune importanti città individuate lungo la strada del vino.
Purtroppo il 18 Novembre del 1996 appena un mese dopo aver ringraziato tutti coloro che avevano collaborato alla Festa dell’Uva se ne andava prematuramente.
Il Velletri Wine Festival, vuole continuare idealmente il suo lavoro, attraverso una capillare promozione del territorio, per questo nel 2014, all’interno del Polo Espositivo “Juana Romani” è stata allestita una mostra con tutte le bottiglie prodotte dalle aziende del vasto territorio veliterno e di quello delle città gemellate lungo la strada del vino.
Mostra intitolata al Generale Menotti Garibaldi. Deputato eletto nel collegio di Velletri, si trovò ad affrontare una infezione di fillossera che rischiava di compromettere a livello nazionale l’intera vendemmia del 1891. Facendo arrivare dall’ America delle viti sane, venne tentato l’innesto con quelle malate nei terreni davanti al cimitero di Velletri debellando così l’infezione, nasceva la Regia Cantina Sperimentale – Regio Vivaio di Viti Americane, istituzione ancora oggi tra i fiori all’occhiello della nostra città.
Per sottolineare il legame, tra il vino, l’arte e l’artigianato, considerato che il luogo dove la mostra è stata allestita è la sede storica dell’Istituto Statale d’arte veliterno, le bottiglie sono state esposte tra i manufatti realizzati negli anni dagli allievi della sezione “Arte della Ceramica”.
Quest’anno a valorizzare ancor più il legame della manifestazione con il territorio si è pensato insieme ad Alessandro Ercoli e Nadia Botticelli e Michela De Rossi di ridare vita ad un progetto quello dell’Ordine dei Cavalieri veliterni della Stera.
Una onorificenza tutta veliterna istituita su una idea del Prof. Gianfranco Arciero, docente universitario che da appassionato studioso della cultura contadina e vitivinicola cittadina ebbe l’intuizione di creare un ordine cavalleresco legato alla “STERA” derivato dal termine dialettale “sterrare” e indicava nelle campagne dei Castelli Romani ed in particolare in quella di Velletri, uno strumento ricavato dai contadini, dai cucchiai da cucina in disuso trasformati in una sorta di spatola ( dopo averli appiattiti e tagliata la parte ovale a metà) che veniva utilizzata per togliere dalle zappe e dalle vanghe gli accumuli di fango che si succedevano durante il lavoro nelle vigne.
Veniva sempre tenuta a portata di mano nel taschino della “Sarica” un camice di tela tipico nell’abbigliamento da campagna. La “stera” così era la compagna delle lunghe giornate e la complice allo stesso tempo del “vignarolo” dal momento che il suo uso legittimava brevi pause di riposo.
E ancora assolveva alla funzione di lasciapassare per il rientro in casa poiché la “padrona” consentiva l’accesso dopo che il marito e i figli avevano “sterrato” anche le suole degli scarponi.
Nasce così l’ordine veliterno dei cavalieri della stera per tener vivo il ricordo della funzione di questo utile ed umile strumento, portatore di profondi significati anche metaforici e sempre attuali che ne travalicano il pur valido richiamo etno – antropologico.
Le investiture a Cavaliere della Stera vengono conferite annualmente (e in sessioni speciali) nel corso della Festa dell’Uva e del Vino di Velletri a operatori e rappresentanti del mondo agricolo del territorio che si distinguono il mantenimento in vita dei vigneti o che si riconoscono nei valori della civiltà contadina.
Vengono inoltre conferite a livello nazionale ed internazionale della cultura dell’arte e dello spettacolo che hanno illustrato le categorie di appartenenza sotto il profilo etnico.
L’ edizione 2024 come già ampliamente reso noto è dedicata al ricordo del maestro Giuseppe Cherubini scultore medaglista con una mostra con una selezione ragionata delle sue opere concesse dalla famiglia e sarà allestita nel sala Marcello De Rossi, del Polo Espositivo Juana Romani, mentre in quelle laterali e all’esterno del Polo Espositivo sarà allestita la tradizionale collettiva di pittura e scultura alla quale partecipano i Cento Pittori di Via Margutta e artisti provenienti dal territorio dell’unione europea.