Prenderanno servizio martedì 1 aprile i sei impiegati amministrativi presso l’istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana.
La delibera è stata pubblicata in queste ore a firma del commissario Stefano Palomba.
Cosa ci sarebbe di strano in tutto ciò? Che ad essere assunto tra questi 6 impiegati ci sarebbe uno degli indagati dello scandalo che ha scosso la Asl Rm6 lo scorso febbraio, sul presunto scambio di favori con assunzioni “pilotate” nel concorso all’Istituto Zooprofilattico.
Uno dei nominativi indagati, tra i partecipanti al concorso per amministrativi bandito allo Zooprofilattico finito sotto l’inchiesta dalla procura della Repubblica di Velletri, coordinata dalla Guardia Finanza, sarà assunto da domani presso l’istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana.

Con buona pace dei 38 interinali mandati a casa dall’ex direttore generale Arturo Cavaliere e con buona pace di una inchiesta in corso che ha visto coinvolti a vario titolo, dirigenti, imprenditori e amici e parenti di questi ultimi inseriti nelle graduatorie per le assunzioni proprio all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana.
C’è anche un’altra stranezza in queste assunzioni. La delibera, infatti riporta la data del 28 febbraio scorso, ma è apparsa sul sito solo questa mattina, visto che fino a venerdì sera non c’era traccia. Chissà perché.
Una vicenda che ha scosso la Asl Rm 6 e che vale la pena ricordarne i contorni, mentre dalla Procura si attende l’esito delle perquisizioni domiciliari e dei riscontri dell’attività investigativa svolta con meticolosa attenzione dalla Guardia di Finanza.
A seguito di una denuncia presentata il 17 maggio del 2024 alla Guardia di Finanza di Frascati, infatti, sono finite iscritte nel registro degli indagati undici persone, tra cui cinque alle dipendenze della Asl stessa. Tra questi il Rup (Responsabile unico di progetto), dirigenti e collaboratori di figure dirigenziali, oltre a imprenditori, parenti e amici dei colletti bianchi.
Il sospetto degli inquirenti è che abbiano concorso a mettere in piedi un sistema finalizzato a favorire determinate imprese, a scapito di altre che avevano presentato offerte economicamente più vantaggiose, sistemando al contempo amici e parenti approfittando dei concorsi indetti a tempo indeterminato tra cui quello bandito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio Toscana. Tra gli indagati anche un consigliere Comunale di Fratelli d’Italia di Albano.
Il reato contestato è di turbativa d’asta e rivelazioni di segreti d’ufficio per aver rivelato argomenti e domande prima dell’esame per favorire appunto le persone indicate da queste imprese. La Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni presso la ASL Rm6 e le abitazioni degli indagati, nel corso delle quali sono stati sequestrati documenti, verbali e delibere ed anche i cellulari degli indagati alla ricerca di prove nelle chat.