Una nuova tac (tomografia computerizzata) per l’ospedale di Velletri. Lo ha reso noto la Asl Rm 6. “Questa nuova Tac dovrebbe collocare il presidio ospedaliero in linea con i più avanzati standard tecnologici richiesti per un DEA di I Livello” si legge nella nota aziendale.
“Questo risultato rappresenta una garanzia di continuità del servizio e una maggiore capacità di risposta ai bisogni di salute del territorio” fa sapere la Asl Rm6.
La procedura di installazione è stata curata dall’ingegnere Alessandra Candreva, Direttore della UOC Ingegneria Ospedaliera e Tecnologie Sanitarie, che ha dichiarato: “Finalmente anche il Presidio Ospedaliero di Velletri, con un doppio sito TC, è in linea con i requisiti tecnologici a garanzia di una continuità di servizio necessaria ad un DEA di I Livello“.
“Il nuovo Tomografo Computerizzato si distingue per la sua tecnologia di ultima generazione, supportata da algoritmi di Intelligenza Artificiale che ottimizzano il flusso di lavoro e riducono i tempi di esecuzione, garantendo prestazioni flessibili e rapide. La velocità di acquisizione, che raggiunge i 175 mm/s a 128 strati, e l’elevata qualità delle immagini diagnostiche, resa possibile dal detector con griglia avanzata 3D anti scatter, rappresentano un significativo miglioramento nella diagnosi e nel trattamento delle patologie.” Afferma nella nota la Asl Rm6.
“L’introduzione di questo strumento di diagnostica avanzata rappresenta un risultato strategico per la ASL Roma 6, perché offrirà ai cittadini prestazioni di qualità ed efficacia.” Conclude la nota aziendale. Un macchinario diagnostico sicuramente necessario per un ospedale definito Dea di 2 livello, ma che strutturalmente è abbastanza deficitario e del progetto di ristrutturazione da 26 milioni di euro si sono perse le tracce.
Ma il comunicato stampa della Asl Rm6 non specifica due cose: la prima se la Tac è già operativa, la seconda se tutto il personale sia stato formato.
La Tac al momento non è ancora operativa, perché è in fase di montaggio e quindi ci vorrà ancora del tempo per farla entrare in funzione. Quanto entrerà in funzione non si sa ancora.
La seconda che, ad oggi, non è stato predisposto nessun piano formativo per tutto il personale sanitario che dovrà utilizzare la Tac. Un piano formativo degno di questo nome e non certo un corso da mezza giornata, visto che questa apparecchiatura risulterebbe tecnologicamente avanzata, come ha detto la Asl Rm6, che necessita di una formazione specifica che qualifichi professionalmente tutto il personale sanitario, per un migliore servizio soprattutto verso i cittadini utilizzatori.
Prima di dare il via al comunicato stampa sulla Tac, forse sarebbe stato più utile montarla, formare il personale ed annunciare la data dell’entrata in funzione.