Il nuovo stendardo dedicato a Sant’Antonio la cui festa devozionale ricorre il prossimo 19 gennaio, sarà presentato oggi nella Cattedrale di San Clemente, alle ore 18, realizzato dall’artista Giovanna Verger sempre su progetto iconografico di Mons. Angelo Mancini. Esso si differenzia totalmente da tutti gli altri.
Rende omaggio ad un grande artista veliterno del XX secolo il maestro Aurelio Mariani.
Sul nuovo arazzo campeggia la riproduzione della gloria di S. Antonio che il maestro Mariani ha realizzato su tela nel 1932 per la Chiesa di Via San Francesco, sotto la quale è stata inserita una rappresentazione della storica “cavalcata” con i cavalieri e lo stendardo davanti a Porta Napoletana, tutto incorniciato dalla facciata della trecentesca chiesa del Santo.
Interessante è il racconto che si legge nelle formelle che circondano la scena, dove l’artista ha dipinto i simboli della devozione di Velletri al grande Santo, si vede il passaggio dello stendardo dalle finestre, un particolare della bella statua lignea posta sull’altare maggiore della Chiesa e la contestualizzazione del periodo storico nel quale è stato realizzato con gli stemmi del Comune – del Cardinale Vescovo Titolare Francis Arinze e del Vescovo Stefano Russo, mentre alla base si vede il logo del Giubileo della Speranza, lo stemma di Papa Francesco e il logo dell’Università dei Carrettieri e Mulattieri.
Insomma un insieme di elementi che ci accompagneranno per altri venticinque lunghi anni e che ci permetteranno di tramandare il ricordo di Aurelio Mariani che agli inizi del XX secolo ebbe la commissione dello stendardo che venne posto in uso per il Giubileo del 1900 oggi di proprietà della famiglia Nanni.
Sempre del Mariani nella Chiesa di S. Antonio c’è un piccolo stendardo votivo fatto realizzare dalle madri dei soldati veliterni caduti nella prima guerra mondiale.
La festa di Sant’Antonio abate è un appuntamento tradizionale per Velletri e i veliterni che tributano ogni anno a gennaio una grande festa al santo. Sfilata tradizionale dei cavalli bardati, sbandieratori, visite dello stendardo nelle abitazioni, la tradizionale asta dello Stendardo e la corsa all’anello della domenica pomeriggio.
Quest’anno la ricorrenza cadrà il prossimo 19 gennaio. Ad organizzare la Festa l’Università Carrettieri e mulattieri di Velletri che ha radici antichissime.
L’Università dei Carrettieri e Mulattieri è l’unica corporazione che ha vinto la sfida del tempo, superando i tanti mutamenti storici arrivando con una attività lunga quattro secoli, fino ai nostri giorni.
Essa come tante, è stata l’antesignana delle moderne associazioni di categoria o meglio degli attuali sindacati. Questo perché oltre ad avere finalità di culto legate alla chiesa di S. Antonio Abate e alla festa del Santo, ha avuto importanti finalità assistenziali nei confronti dei suoi membri.
Infatti, il sodalizio pagava ai carrettieri e ai mulattieri inabili al lavoro e a quelli che non potevano più lavorare per l’età un vitalizio (pensione) usando le risorse economiche date dai proventi legati ai tanti lasciati testamentari e ai proventi che traeva dai beni mobili e immobili di sua proprietà.
Scopo a cui poté assolvere senza particolari problemi, fino al 20 Settembre 1870, quando con la breccia di Porta Pia venne messa la parola fine al potere temporale del Papa e a causa del conseguente incameramento dei beni derivato dall’annessione dello Stato Pontificio al Regno d’Italia si vide privata di ogni risorsa.
L’Università al fine di avere una nuova fonte di entrate, per continuare ad assistere i propri ascritti prese l’uso durante la festa di S. Antonio di mandare all’asta il proprio stendardo.
Lo stendardo tanto caro alla devozione del popolo veliterno, vanta una storia particolare, esso viene rinnovato per tradizione ogni venticinque anni, in contemporanea con la proclamazione da parte del Papa del Giubileo ordinario. Infatti nel mese di gennaio precedente all’anno Santo, l’arazzo viene aggiudicato definitivamente e nel mese di gennaio successivo viene presentato quello nuovo.
Contributo di Alessandro Filippi