Nel corso del Consiglio Comunale di Velletri, la maggioranza è entrata a gamba tesa nella votazione per eleggere il presidente della Commissione Trasparenza, che da statuto dovrebbe essere presieduta da un membro dell’opposizione. L’ex Sindaco Orlando Pocci, a nome di tutta la minoranza, aveva proposto il nome di Giulia Ciafrei. Le norme non scritte e la consuetudine consolidata vogliono che si rispetti l’indicazione della minoranza senza interferire nel voto, poiché i numeri della maggioranza sono talmente elevati da permetterle di scegliersi chi vuole.
La maggioranza però ha votato per Marilena Ciarcia con i voti compatti di quasi tutti i membri. Insomma, il centrodestra veliterno ha deciso di scegliersi anche l’opposizione.
Si resta basiti di fronte a una così scarsa conoscenza dei meccanismi istituzionali e a furbizie che nulla hanno a che vedere con il galateo istituzionale.
Ci sono voluti 15 mesi per vedere inserite nell’ordine del giorno del Consiglio l’approvazione della Commissione Trasparenza, la cui presidenza spetta all’opposizione.
L’accordo tra i partiti prevedeva di votare il presidente indicato dall’opposizione, una prassi applicata a tutti i livelli istituzionali.
Invece, la maggioranza che governa Velletri non ha voluto rispettare tale accordo, votando un consigliere sempre dell’opposizione.
Alla fine del voto, è stato evidente l’imbarazzo della consigliera Ciarcia, che si è trovata eletta grazie ai voti della maggioranza.
La Commissione Trasparenza ha la responsabilità di verificare che gli atti amministrativi siano conformi e di segnalare eventuali incongruenze.
Evidentemente, la maggioranza non aveva intenzione di affidare una presidenza così delicata alla lista civica, che in questi mesi non ha risparmiato critiche all’amministrazione, sia sugli atti sia sulla mancanza di visione politica.
Intanto, però, emerge un’altra stranezza evidenziata dai consiglieri di opposizione, tra cui la stessa Ciafrei nel suo intervento: l’immobilismo delle commissioni consiliari, che da oltre un anno non si sono mai riunite.