Ieri, in prima serata su LA 7, è andata in onda la prima puntata di “100 minuti”, il nuovo programma d’inchiesta condotto da Corrado Formigli e Alberto Nerazzini. Il titolo molto evocativo è “Roma città aperta”.
Il focus è sulla criminalità romana e le sue ramificazioni fino alle pendici del Monte Artemisio. Proprio a Velletri si è fermato Nerazzini nella sua inchiesta giornalistica. Qui il link per vedere tutta la trasmissione.
All’indomani del programma, a Velletri non si parla d’altro. L’argomento principale nei bar e nelle piazze è proprio il programma de LA 7, che disegna un quadro inquietante della città dei Castelli Romani. Nomi, volti, intercettazioni, frasi di circostanza che fanno piombare nell’imbarazzo anche la politica locale. Non sono quindi mancate le dichiarazioni dei vari esponenti politici che riportiamo di seguito:
Sen. Francesco Boccia, Presidente dei Senatori del PD, ha dichiarato: “Ho visto e ho molto apprezzato ieri sera su La7 l’inchiesta che 100 minuti ha dedicato alle infiltrazioni criminali nel territorio della città e della provincia di Roma. Un’inchiesta che parte dall’uccisione del noto Diabolik e che ci presenta un territorio romano e laziale permeabile alla criminalità organizzata internazionale, al narcotraffico, al riciclaggio di denaro. E in cui la destra, che oggi governa nel Lazio, sembra avere un ruolo importante, con evidenti rapporti con figure di primo piano della criminalità organizzata e con esponenti politici e amministratori che sembrano essere a proprio agio, vedi il passaggio sul comune di Velletri, con pregiudicati e criminali. Per questo presenteremo al più presto in Senato un’interrogazione al Ministro dell’Interno per fare chiarezza su vicende che vedono una pericolosa promiscuità di affari politici e criminalità organizzata che ci preoccupa molto”.
Orlando Pocci, ex Sindaco di Velletri: “Ho visto la trasmissione questa mattina e bisogna essere molto preoccupati, non pensavo che la situazione fosse così. Io non conosco nessuno dei nomi citati, né mai ho avuto a che fare con uno di loro e non ho avuto rapporti di nessun genere con queste persone e per fortuna aggiungo. Mi lascia molto perplesso che alcuni di questi stessero festeggiando in piazza del comune la vittoria del sindaco Cascella. Adesso come centrosinistra valuteremo cosa fare anche alla luce di questa trasmissione che restituisce uno spaccato di una città che stento a credere”.
Sergio Andreozzi Consigliere Comunale Europa Verdi, Sinistra e Beni Comuni: “Sono sconcertato. Anche se si poteva immaginare, perché di chiacchiere in città ne giravano. Quanto visto ieri sera va al di là della immaginazione. Velletri ne esce in maniera pessima. Uno spaccato di attività criminali che lasciano sgomenti, e sono sgomento per tutti questi intrecci come riportati nell’inchiesta de LA 7. Non entro nel merito del giudizio sul Sindaco Cascella, il quale di professione fa l’avvocato penalista, mi soffermo solamente nel dire che essendo diventato Sindaco, dal mio punto di vista, avrebbe potuto quanto meno delegare un suo collega. Ripeto è un problema di sensibilità. Cascella oggi non è più un semplice avvocato a cui possono rivolgersi tutti, rappresenta la Città e tutti i cittadini, soprattutto quelli per bene”.
Giulia Ciafrei Consigliera Comunale Noi Domani, dichiarazione tratta dal sui profilo social: “Qui a Velletri la criminalità organizzata non alberga. Queste le parole del Sindaco riportate da #100minuti su LA7 in un’inchiesta di mafia, omicidi e riciclaggio che coinvolge la nostra città. Parole che, dopo aver visto l’inchiesta, sono uno schiaffo in faccia per chi vuole una città che voli in alto e non che venga conosciuta per la melma delle mafie. È ora di parlare seriamente di mafie e di legalità, di agire contro le mafie e per la legalità: lo pretendiamo prima di tutto da chi questa città la amministra e non ci accontenteremo di un evento su Falcone e Borsellino. Ho aderito e chiederò di aderire, come prima azione, alla Carta di Avviso Pubblico, un codice etico che indica come un buon amministratore/amministratrice può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione”.
Rocco Mauiani Segretario Partito Democratico Provincia di Roma: “Non ho visto il servizio ma sono stato ragguagliato in maniera dettagliata. Partiamo dal presupposto che come PD, siamo garantisti e per la legalità. Sicuramente alcuni aspetti più politici di questa vicenda vanno chiariti dagli attori chiamati in causa dall’inchiesta giornalistica. Devono chiarire alla città e ai cittadini. In maniera trasparente i cittadini si aspettano una spiegazione. Noi non facciamo la caccia alle streghe ovviamente e non entriamo nel merito delle questioni giudiziarie o delle scelte professionali che non possono però diventare un paravento. Le responsabilità politiche sono collettive e ci aspettiamo delle risposte, soprattutto dal Sindaco Cascella. Faremo, insieme al partito locale che ha rinnovato la sua dirigenza, una valutazione e decideremo il da farsi”.
Nota del Partito Democratico di Velletri: “Quello che emerge è un quadro agghiacciante, un intreccio tra affari e criminalità spietata in guerra per il controllo del territorio. La nostra Velletri viene più volte descritta come “città che sa, ma non parla e si gira dall’altra parte”, con concittadini coinvolti in traffici opachi e senza scrupoli. Sarà compito degli inquirenti stabilire se ciò che è stato raccontato corrisponda alla verità, tuttavia non si può tacere davanti a certe immagini e dichiarazioni di esponenti politici locali che sono state fedelmente mandate in onda durante la trasmissione. A nostro avviso infatti, gli interessi privati legati alle professioni del sindaco Cascella e dell’assessore Servadio, rispettivamente avvocato e imprenditore, sollecitano gravi dubbi di opportunità politica, a maggior ragione dopo l’inchiesta di La7. La città è chiamata a reagire all’accusa di omertà che le è stata mossa e occorre farlo con nettezza e in maniera trasversale, senza punti oscuri. In primis da parte delle istituzioni e dei titolari degli organi rappresentativi. Noi ci siamo. Scendiamo in piazza per la legalità, facciamolo tutti a prescindere dalle idee politiche che ci caratterizzano. È giunta l’ora di scegliere tra interesse pubblico della collettività e interessi privati dei singoli cittadini. Da che parte stanno Ascanio Cascella e Fausto Servadio? Delle due, l’una: in questa che si preannuncia come la vera e propria sfida tra il bene e il male, Velletri ha bisogno di avere dalla sua parte il Sindaco e l’Assessore ai Lavori pubblici anziché l’Avvocato e l’Imprenditore”.