Nella settimana che prelude al consiglio comunale, richiesto dalle opposizioni e convocato per il prossimo lunedì, monta la polemica per i tre parcheggi destinati alla pubblica amministrazione e alla autorità di governo che sono diventati una realtà.
Torna quindi la polemica che era già stata sollevata da alcuni cittadini all’indomani dell’elezione del sindaco Cascella, che aveva fatto ripristinare il parcheggio riservato al sindaco.
Il precedente sindaco Pocci, aveva infatti togliere quel parcheggio riservato, proprio perché non trovava nessuna applicazione nel codice della strada. In questi mesi quel parcheggio aveva creato non pochi imbarazzi ai vigili urbani, chiamati ad intervenire per elevare contravvenzioni alle macchine che occupavano quel parcheggio.
Tanto che le Segreterie territoriale e regionale della UIL Funzione Pubblica dovettero intervenire con una nota inviata all’amministrazione comunale, in data 29 febbraio 2024, a tutela degli operatori della polizia locale, nella quale puntualizzava che “il codice della strada conosce una limitata serie di stalli per particolari categorie di utenti, cui può essere riservata la sosta, tra le quali non viene richiamata la figura del Sindaco e non è possibile prevedere con una apposita ordinanza di cui agli art. 5,6,7 ulteriori e diversi stalli di sosta e che gli stalli di sosta riservati al Sindaco, non possono essere previsti con un’ordinanza di viabilità.”
“Che conseguentemente – proseguiva la nota sindacale – non è in alcun modo possibile procedere ad elevare sanzioni, considerato che l’art. 7, codice della strada, non contempla tale tipologia di spazio riservato alla sosta”
La nota sindacale, proseguiva testualmente “Contrariamente a quanto sopra, agenti di polizia locale “precettati” dal Sindaco, si sono visti “costretti” più volte, ad elevare una sanzione all’utente che aveva occupato il posto, rischiando in prima persona una denuncia quantomeno per omissione di atti d’ufficio e forse anche per abuso di potere.”
“Avrebbero dovuto segnalare l’illegittimità del cartello, per altro non conforme e non elevare una multa sulla base, nella fattispecie, di un inesistente art. 7 del codice della strada”
La nota sindacale invitava l’amministrazione a far cessare la situazione segnalata, a tutela dell’immagine dell’ente comunale e dei vigili urbani.
Sono passati poco più di due mesi e invece di rispettare la norma del codice della strada, di parcheggi ne sono spuntati tre, sacrificando anche il parcheggio di cortesia per le donne in gravidanza.
Sembra che, per superare il problema legato al codice della strada, la Giunta avrebbe, nei primi di aprile, votato una modifica del regolamento comunale che disciplina la sosta sul territorio comunale.
Una modifica che ha reso possibile applicare un cartello di divieto di sosta nei tre stalli riservati alla pubblica amministrazione e all’autorità di governo dando modo di elevare delle multe ai sensi del regolamento comunale e non del codice della strada.
Ora, esiste però un problema. I regolamenti comunali non sono una pertinenza della giunta, bensì del consiglio comunale.
Se effettivamente la giunta ha modificato un regolamento, la cui pertinenza è del consiglio comunale, è stata fatta una forzatura.
E se è stata fatta, appare strano che l’avvocatura del comune o il Segretario generale non se ne siano accorti.
A sentire i consiglieri comunali, nessuna richiesta di modifica è stata presentata ne in commissione, ne in consiglio.
Un aspetto che di sicuro andrà approfondito.
Nel frattempo l’opposizione si è mossa e si registrano anche le prime prese di posizione. Prima tra tutte quella del Movimento 5 stelle che sulla vicenda ha pubblicato il seguente comunicato:
“Nel mandato del Sindaco Servadio, un parcheggio riservato è apparso ai piedi del palazzo comunale. Successivamente, il Sindaco Pocci lo ha reso pubblico in quanto la sua istituzione non sembrava trovare fondamento nel Codice della Strada.”
“La nuova amministrazione, invece, ha prontamente ripristinato il posto riservato al Sindaco e, dopo un anno, ha addirittura triplicato il numero di posti riservati, arrivando a ben tre, destinati a veicoli della Pubblica Amministrazione e delle autorità di governo.”
“Esistono diverse iniziative simili da parte di diverse amministrazioni, come emerge da una ricerca online, spesso accompagnate da contestazioni.”
In un articolo di Gianlorenzo Saporito del Sole 24 Ore, si legge: “Il Comune non può riservare alcuni spazi di sosta sulla via pubblica ai propri dipendenti. Questo è il principio sancito dal Tar Sardegna con la sentenza 19 novembre 2020, n. 635, in un contesto in cui si verificano frequenti tentativi di ampliare il numero di beneficiari dei posti riservati.” Si legge nella nota del Movimento 5 stelle.
“I giudici hanno accolto il ricorso di un cittadino, precisando che il Codice della Strada è tassativo nell’elencazione dei possibili beneficiari di posti riservati e non consente di accordare privilegi a dipendenti comunali o a categorie il cui luogo di lavoro sia adiacente agli spazi di sosta.”
“È innegabile che un parcheggio comodo vicino al luogo di lavoro sia un vantaggio per i dipendenti pubblici e possa migliorare l’efficienza, ma ciò non giustifica la creazione di posti riservati.”
“Gli spazi pubblici possono essere sottratti all’uso generale solo per motivi di comprovato interesse pubblico. In questo caso, non si ravvisa alcun motivo di interesse pubblico che giustifichi la riserva di questi parcheggi.”
“Tale decisione, che dovrebbe essere debitamente motivata e secondo noi, deliberata dal Consiglio Comunale, appare quantomeno discutibile.”
“È curioso notare che la stessa forza politica che governa la nostra città, solo un anno fa nel comune di Fabriano, attraverso il suo consigliere comunale, contestava un’ordinanza sindacale simile, “che consentiva la sosta di fronte alla scalinata comunale ai soli mezzi delle Autorità e di Polizia”. Precisa la nota del Movimento 5 stelle.
“Insomma, come si suol dire, “a volte le posizioni cambiano a seconda dei contesti”.
“Il Comune deve svolgere il suo servizio d’interesse pubblico non è luogo privato e per tale motivo deve sempre agevolare tutti cittadini che vi si recano per adempiere ai servizi che tale luogo elargisce, ricordando che i Consiglieri comunali, incluso il Sindaco, hanno già la possibilità di parcheggiare gratuitamente su tutto il territorio comunale durante l’esercizio delle loro funzioni.”
“Fare due passi a piedi non può che far bene alla salute, ma ai normali cittadini quei tre stalli sono vietati, pena una multa di 50€.”
“Dopo una consultazione online, non siamo riusciti a trovare in quale codice siano consentiti tali parcheggi. Pertanto, chiediamo lumi all’amministrazione comunale, invitandola a chiarire la legittimità di questa decisione e a fornire una motivazione esaustiva che giustifichi l’utilizzo di spazi pubblici per scopi privati.”
Movimento 5 Stelle Velletri
1 commento
La legge del più forte!
Io so er sindaco………
vaf.