Il 28 marzo l’ufficiale giudiziario notificherà lo sfratto al Commissariato di Polizia. Finisce nel peggiore dei modi possibili il lungo braccio di ferro, durato anni, tra la proprietà privata dello stabile di via Riccardo Giovannelli a piazza San Martino e il Ministero degli Interni.
Ovviamente, nonostante lo sfratto, il Commissariato resterà ancora a via Ruggero Giovannelli, ma sarebbe maturata l’ipotesi, dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del suo spostamento a Genzano.
Una vicenda quello del Commissariato di Polizia che dura da tantissimi anni, da quando maturò la necessità di trovare spazi idonei, visto che l’attuale stabile non rispondeva più agli standard richiesti, anche per l’accesso alle persone con difficoltà motorie.

Lavori di adeguamento che non sono mai stati eseguiti, il braccio di ferro tra proprietario dell’immobile e Ministero per gli affitti pagati in ritardo. Una cifra annua, sembrerebbe di 60 mila euro. Una situazione che si è trascinata negli anni e che hanno portato il Ministero a prendere un’altra decisione, mentre la proprietà è andata avanti con l’esecutività dello sfratto.
Il Ministero degli interni, guidato dal Ministro Piantedosi e il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, nell’ottica della razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie ha individuato nel palazzetto dei Giudici di pace di Genzano la struttura idonea ad ospitare il nuovo Commissariato di Zona nel quale confluiranno il Commissariato di Velletri e quello di Genzano.

Sono già stati eseguiti i sopralluoghi e destinate le risorse necessarie per ospitare il nuovo Commissariato di zona e sembra proprio che la decisione sia stata assunta in maniera definitiva.
Velletri dunque è destinato a perdere un presidio di sicurezza importantissimo per la città che negli ultimi tempi è stata teatro anche di episodi di violenza e di cronaca nera assurti alle pagine di cronaca di quotidiani e media nazionali.
Ma tutto ciò si poteva evitare? Possibile che nella città più grande dei Castelli Romani non ci sia una struttura adeguata per ospitare il Commissariato di Polizia?
Una questione durata oltre venti anni, con l’annuncio della costruzione del nuovo commissariato di Polizia su via Martiri delle fosse Ardeatine, di cui si può “ammirare” lo scheletro” rimasto così da ormai oltre venti anni, alla ricerca di una nuova sede che non si è mai trovata.
Eppure uno stabile, già pronto, è presente in città. E’ l’ex compagnia dei Carabinieri che si trova in via delle Fosse, inaugurato qualche anno fa, poi chiuso perché la compagnia fu trasferita nei locale della Caserma Salvo D’Acquisito.
Quel locale di proprietà di un privato è già adibito per ospitare le Forze dell’Ordine perché costruito appositamente per ospitare la compagnia dei Carabinieri. I locali sono a norma, ampi e ospitali con tanto di alloggi di servizio per il personale.

Eppure da ormai molti anni, quello stabile è chiuso e non è utilizzato. In tutto questo tempo la politica di sinistra come di centro destra è stata a guardare senza fare nulla e senza farsi parte dirigente per risolvere il problema e scongiurare lo spostamento del Commissariato che, ad oggi, sembra proprio cosa fatta.
Velletri perderà così un baluardo di sicurezza per i cittadini che saranno costretti a recarsi a Genzano per sbrigare notifiche, rinnovi di passaporti e porti d’arma. Va anche sottolineato che a Velletri sono circa 20 mila i fascicoli di armi registrate, su 53 mila abitanti. Chi controllerà tutto ciò?
A prendere posizione al riguardo è il sindacato, il Silp Cgil che ha diramato un duro comunicato su quanto sta accadendo in queste ore e che riportiamo di seguito.
“Velletri molto presto potrebbe non avere più il Commissariato perché prende sempre più quota l’idea, nelle stanze del Dipartimento della pubblica sicurezza a Roma, di creare un unico polo con Genzano. Ovviamente nel territorio di Genzano. Una soluzione francamente inaccettabile dopo anni di promesse non mantenute per la nuova sede e dopo le inascoltate richieste di un incremento degli organici da parte dalla nostra organizzazione sindacale”.
Dice Massimo De Angelis, segretario generale del Silp Cgil Roma e Lazio, il sindacato di polizia della Cgil.
“A Velletri da tempo c’è un fortissimo allarme criminalità, assurto anche agli onori della cronaca nazionale – dice De Angelis – per non parlare della rete di furti che colpisce un territorio molto vasto dove, ad oggi, polizia e carabinieri riescono a garantire insieme mediamente appena due macchine per turno.”
“Il Commissariato svolge importanti funzioni per i cittadini, dalla ricezione delle denunce ai passaporti, dalla cessione dei fabbricati alle armi: basti pensare che solo a Velletri sono circa 20.000 i fascicoli relativi alle revisioni dei detentori di armi, con numerose richieste di licenze per il porto di fucile che gravano sull’organico già esiguo. I pochi nuovi agenti che sono arrivati recentemente a fatica compensano i pensionati e continuano a mancare ufficiali di polizia giudiziaria. Problemi che denunciamo da tempo. E la soluzione sarebbe quella di cancellare un fondamentale presidio di sicurezza in una cittadina che ha oltre 50.000 abitanti?“
“Come Silp Cgil Roma Lazio – denuncia ancora il segretario del sindacato – abbiamo ormai fatto la collezione delle rassicurazioni ricevute negli anni per il Commissariato di Velletri, a partire dalla questione della nuova sede.“
“Anche da parte del Comune, a partire dalle vecchie amministrazioni sino all’attuale. Tante chiacchiere e pochi fatti. Adesso ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Deve farlo il Dipartimento della pubblica sicurezza, deve farlo la Questura e deve farlo anche il Comune di Velletri. Proprio al sindaco Ascanio Cascella ci appelliamo perché dimostri coi fatti di essere interessato a mantenere il commissariato di polizia a Velletri “. Conclude la nota del Silp Cgil.
Di fronte a tutto ciò appare veramente grottesco il fatto che proprio in queste ore siano state fatte le strisce della segnaletica orizzontale proprio di fronte al Commissariato di San Martino.